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I Giornalisti del Mediterraneo: dal dialogo ai tempi del Covid al terrorismo di matrice religiosa

 
Angela Leucci

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Angela Leucci

I Giornalisti del Mediterraneo: dal dialogo ai tempi del Covid al terrorismo di matrice religiosa

A Otranto, prima giornata del festival ideato da Tommaso Forte. Incontri dalle 20.30 in largo Alfonsina. Tra i relatori Carnelos, Agostini, Molendini, Di Giannantonio, Degennaro e Prezzo

Martedì 01 Settembre 2020, 10:22

Riflettori puntati sulla dodicesima edizione del Festival Giornalisti del Mediterraneo che si svolge a Otranto da oggi e fino a sabato 5 settembre. Numerosi i momenti di approfondimento sul palco di largo Alfonsina con giornalisti, intellettuali, esperti e istituzioni sui temi del dibattito politico e giornalistico internazionale, aperti al pubblico ma con ingressi monitorati e contingentati secondo le normative di contrasto alla pandemia.

La manifestazione, ideata ed organizzata dal giornalista Tommaso Forte entra subito nel vivo dei temi affrontati con il primo dibattito (ore 20.30) «Mediterraneo con la mascherina e scenari geopolitici», al quale partecipano Marco Carnelos, ex ambasciatore italiano in Iraq; Fabio Agostini, ammiraglio della Marina Militare e comandante missione Eunavform-Med Irini: Paolo Di Giannantonio, Rai Tg1; Paola Moscardino, La 7. Modera Cristina Giudici di NuoveRadici.World. «Il Mediterraneo - nota Agostini - è stato e sarà sempre un punto nodale di scambi culturali ed economici, ma anche di tensioni internazionali, perché si tratta di una vera e propria cerniera fra diversi Paesi, diversi continenti e diversi modi di intendere l’economia. Un’area che, a causa della pandemia ha visto senza dubbio l’acutizzarsi di alcune tensioni che la riguardano, con inevitabili ripercussioni sulla sicurezza, sull’immigrazione e sulle economie degli Stati». «Un Mediterraneo - aggiunge Di Giannantonio - più che mai in confusione, e forse anche in crisi di identità. Chi sono gli amici e chi sono i nemici? Difficile dirlo, e ci mancava poi anche il Covid».

A seguire (ore 21.30) la presentazione del Master di I livello in Gestione della pace e dei conflitti dell’Università Lum «Jean Monnet», con relazioni del suo rettore Emanuele Degennaro; Francesco Bellino, direttore del Master; Francesco Alicino, docente di Diritto costituzionale alla Lum; Nicola Cipriani, docente di Diritto privato; Valentina Battista, coordinatrice del Master. Modera Tiziana Prezzo, Sky Tg24. «Ci siamo interrogati - spiega Bellino - su quale debba essere il ruolo del mondo accademico sul tema della pace. Occorre promuovere una rivoluzione culturale che ribalti l’approccio basato sul conflitto, sull’esempio di Rondine, cittadella della pace toscana e degli insegnamenti di Gandhi». Alle 22 l’attenzione si sposterà su «Diritti e lavoro: la sfida di essere donne» con Tiziana Prezzo; Stella Sanseverino, consigliera di parità supplente della Regione Puglia; Francesco Bruni, avvocato; Sebastiano Leo, assessore al Lavoro della Regione Puglia; Serenella Molendini, consigliera nazionale di Parità. Modera Rosaria Bianco, giornalista.

In chiusura, «Il dialogo dopo il Covid-19. Porti, sicurezza, accoglienza, politica euro-mediterranea» con Francesco Mandoj, magistrato; Francesco Alicino, docente di Diritto Costituzionale, Lum; Gigi Spedicato, docente di Sociologia all’Università del Salento; Tiziana Prezzo. Modera Paolo Di Giannantonio.

L’evento è organizzato col patrocinio istituzionale della Regione Puglia e della Provincia di Lecce e in partnership con Comune di Otranto, Ufficio della Consigliera di Parità della Regione Puglia, Corpo consolare di Puglia, Basilicata e Molise. 

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