L’Asi rinasce e riparte scommettendo sulla rivoluzione dell’innovazione, puntando sull’alleanza virtuosa tra pubblico e privato. Francesco Marti, avvocato e neo vicepresidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della provincia di Lecce, meglio noto con l'acronimo Asi, parla di progetti e obiettivi.
Sono trascorsi molti mesi dalla fine del commissariamento e la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione al Consorzio Asi di Lecce. Che realtà ha trovato?
«Sono già trascorsi 8 mesi, e c’è stata pure l'emergenza sanitaria. Abbiamo trovato una Ferrari con il motore malconcio e poca benzina, ma presto sarà in pista per non sfigurare».
Lecce, città capoluogo, con l'agglomerato industriale più grande della provincia, ha perduto la presidenza dell'Ente, vedendosi attribuita solo la vice presidenza. Questo pesa al delegato di Lecce?
«No, mi sembra giusta ed equilibrata la decisione dei comuni soci di alternare. La presidenza è andata a Massimo Albanese, il quale si sta dedicando a tempo pieno e con grande volontà. E poi come riconoscimento alla specificità del comune capoluogo, mi è stata attribuita la delega per l'agglomerato di Lecce-Surbo, così come all'amico consigliere Antonio D'Amico quella per Galatina-Soleto».
In questa fase di difficile ripresa post Covid si intravede qualche spiraglio per l'Ente e per le aziende?
«Ci stiamo avviando verso un risanamento che non si limiti a soddisfare le emergenze ma che disegni una strategia per il futuro. Ora che abbiamo nuovamente un direttore generale, l'avvocato Giuseppe Taurino, ex parlamentare e sindaco di Trepuzzi, abbiamo il compito di finalizzare e soprattutto trasmettere alle imprese ed alle loro organizzazioni di categoria il messaggio che si sta voltando pagina, e che non è solo uno slogan ma sarà accompagnato da impegno e dati di fatto, o riusciremo a fornire servizi alle imprese o la sola gestione di emergenze e problematiche spot la vivrei come un mezzo fallimento».
Come mai si sono dimessi i consiglieri espressione dell'imprenditoria?
«Questo mi è molto dispiaciuto. Giacinto Colucci e Rossella Filoni, oltre che imprenditori valorosi, innovativi e competenti, sono persone straordinarie, ma la voglia di essere accanto alle loro aziende, in questa fase, li ha convinti della decisione. Sono sicuro che i soci sceglieranno altri componenti con le medesime caratteristiche, il confronto con chi gestisce le aziende è indispensabile in un ente pubblico-economico come Asi».
All'orizzonte ci sono nuove iniziative imprenditoriali, nuove aziende disposte ad investire nel Salento?
«Per fortuna sì, quelle già insediate ora sono impegnate a riorganizzarsi e rilanciarsi, ma proprio nelle ultime settimane abbiamo posto le basi per una piccola rivoluzione per Lecce ed il Salento. L'idea di creare un distretto dell'innovazione, puntando sulla sinergia di investimenti pubblico-privati, con progetti virtuosi e tecnologicamente avanzati, si sta concretizzando e speriamo sia da stimolo per tanti altri imprenditori».
Si parla di un'azienda internazionale della farmaceutica pronta ad investire a Lecce alcune decine di milioni di euro. È vero?
«Sì, è una realtà importante, nata e fortunatamente accompagnata e diretta dal genio italiano e che raccoglie anche finanziamenti importanti di soci e fondi internazionali. Come Asi abbiamo speso non poche energie per dimostrare che anche sui tempi per le autorizzazioni, sull'assistenza ed accompagnamento alle necessità del mondo imprenditoriale e del territorio in generale, siamo in grado di dare risposte affidabili, serie, tempestive. Il Comune di Lecce, la Regione, l'Università del Salento ci sono stati accanto per aprire la strada a realtà importanti, che non portano solo nuovi occupati ma fanno intravedere per il Salento un futuro ricco di insediamenti innovativi e tecnologicamente avanzati in settori ad alto valore aggiunto ed attrattivi per altri imprenditori che vogliano investire».
Si parla della Gelesis?
«Sì. Pochi giorni fa sono stati firmati gli accordi che ho avuto l'onore di sottoscrivere come delegato del Cda e del presidente».
La collaborazione con il Comune è stata fondamentale?
«Certamente, in particolare con il vice sindaco Alessandro Delli Noci. Ma anche la Regione e l'Università sono state decisive e lo saranno in futuro».
Quanti nuovi assunti sono previsti? Si parla di oltre mille. E quando?
«Per questa iniziativa, molte centinaia, ovviamente a regime. Per i tempi, credo saranno relativamente brevi».
Ci saranno altre iniziative importanti per il territorio?
«Non è opportuno anticipare progetti, che poi sono di terzi soggetti, e che come Consorzio intravediamo solo come disponibilità preliminari. Ma non è improbabile».