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Torre dell'Orso: luglio da dimenticare, ma ad agosto previsto il tutto esaurito

 
elena armenise

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Torre dell'orso luglio da dimenticare. Ad  ad agosto previsto il tutto esaurito

Sull’avvio della stagione ha pesato il lockdown. Parlano gli imprenditori Antonio De Finis, Valerio Piconese e Davide Turi

Lunedì 27 Luglio 2020, 11:22

TORRE DELL’ORSO (MELENDUGNO) - Ripresa difficile. Villaggi turistici e hotel riaprono le porte. Arrivano le prenotazioni. Per il mese di agosto si prevede il tutto esaurito, ma i danni subiti a causa del lockdown pesano pesantemente sui bilanci degli imprenditori turistici. «Registriamo un calo enorme del fatturato, di circa il 60-70 per cento – dice Antonio De Finis, titolare dei villaggi “Araba Fenice” e “The Village Salento”, strutture che contano, in totale, circa mille e seicento posti letto - Abbiamo aperto lo scorso 28 giugno. Una decisione coraggiosa, ci sono strutture che sono rimaste chiuse. Per agosto si prevede il tutto esaurito, ma a luglio registriamo la metà delle presenze rispetto agli anni scorsi. Senza contare - prosegue - che le strutture sono rimaste chiuse ad aprile, maggio e giugno. La speranza è che il sistema bancario aiuti le imprese». A rendere ancora più complicata la situazione, sono i trasporti. «I collegamenti non ci aiutano - spiega - L’80 per cento dei nostri clienti è rappresentato da famiglie che sono costrette a venire in auto fino al Salento a causa dei costi eccessivi dei biglietti». Chi ha deciso di riaprire, ha ridotto il personale: «Abbiamo riaperto con il 50 per cento in meno di dipendenti ci sono famiglie che vivono grazie al lavoro stagionale».

Gli stabilimenti balneari hanno dovuto ridurre il numero di ombrelloni per garantire il distanziamento sociale. «Il numero è stato ridotto del 20 per cento - spiega sempre De Finis, gestore anche del lido “I caraibi del Salento” e vicepresidente di Federbalneari - A differenza degli anni scorsi registriamo la presenza di più pugliesi. La crisi è generale, anche i consumi al bar si sono ridotti». La crisi dovuta all’epidemia e al lockdown si fa sentire in tutte le attività. «È una stagione un po’ triste - dice il Valerio Piconese, presidente di Assocom, associazione di Melendugno, Borgagne e marine che raccoglie oltre cento imprenditori e professionisti - Il Covid-19 ha avuto un effetto negativo sull’economia locale, come nel resto d’Italia. Anche nei week-end le attività registrano un calo di affluenza. Speriamo di recuperare nel corso della stagione». Nelle strutture niente stranieri. Chi arriva dal nord Italia vuole rassicurazioni. «Forse per l’incertezza della situazione si preferisce prenotare solo pochi giorni prima - spiega Davide Turi, titolare delle strutture “Masseria Gianmarino” e “Corte del Salento” nella vicina marina di Sant’Andrea - Cercano tranquillità e relax. Una famiglia del nord Italia, che ha prenotato una lunga vacanza, ci ha detto che sono usciti dal fuoco, da una situazione terribile. Per il mese di luglio registriamo la metà delle presenze rispetto al 2019 - aggiunge - Per agosto si prevede, invece, il tutto esaurito». A generare confusione fra i clienti è, poi, la questione del bonus vacanze. «I clienti non hanno idea di come funzioni - dice Turi - anche a noi operatori non sono state date informazioni chiare a livello nazionale».

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