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Copertino, erbacce e animali padroni del centro polivalente

 
antonio tarsi

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antonio tarsi

Copertino, erbacce e animali padroni del centro polivalente

Il triste epilogo di un progetto sportivo che si è tramutato in un disagio per i residenti della zona «Gelsi»

Lunedì 27 Luglio 2020, 09:43

COPERTINO - Doveva essere un centro sportivo polivalente, quello realizzato d’allora preside del “Vittorio Bachelet” , in zona “Gelsi”, sul finire degli anni novanta. Un’opera costata un miliardo di vecchie lire, pensata contro la dispersione scolastica e la frammentazione sociale.

Oggi è una sorta di discarica a cielo aperto. Qualcuno la definisce una bomba ecologica infestata da ratti e da serpentida, una vegetazione “amazzonica”con da ogni genere di insetti. E monta la protesta delle cento famiglie che ci vivono a ridosso. Una squallida storia di cattiva gestione delle risorse pubbliche e mancanza di rispetto per la gente che vive tra le vie Giuseppe Calasso e Isabella del Balzo. Il complesso, quello che in molti definiscono il “mostro”, consta di una struttura in medium-density, di due campetti di calcio, di un campo di pallacanestro e di due appartamenti, il tutto devastato e distrutto dai vandali. Realizzato con un cofinanziamento europeo, la struttura non ha mai visto l’ombra di una scuola della Città di Copertino, lavorare al suo interno o usufruire degli impianti sportivi. «E’ uno scempio ambientale senza precedenti-sbotta Fernando Innocenti-abbiamo il terrore se dovessimo dimenticare, anche per poco tempo, le porte di casa aperte, subito ci ritroveremmo tra le mura domestiche ospiti indesiderati come ratti e serpi mentre i responsabili di tutto ciò se la passano tranquilli e sereni». In verità l’attuale dirigente scolastica del “Vittorio Bachelet” prima dell’esplosione del covid-19 dopo un sopralluogo alla struttura stava cercando di dare il via ad un piano di ristrutturazione, progetto che si è bloccato per le cause che tutti conosciamo. «E’ davvero allucinante-scrive Lucio Maiorano in post su Fb- pensare di continuare a convivere con questo ordigno ecologico sotto le mura di casa». Ironia della sorte l’ultimo dirigente copertinese del “V.Bachelet”, la scuola responsabile del complesso, nelle ultime amministrative che hanno rieletto sindaco la professoressa Sandrina Schito, faceva parte di una coalizione che aveva posto al centro del proprio programma il risanamento degli impianti sportivi della Città. Insomma dalla padella nella brace. A conti fatti, tra primi e successivi interventi il Centro Sportivo Polivalente che con la sua vegetazione e le schiere di ratti e serpi, insidia la vivibilità degli abitanti dei “Gelsi”, sarebbe costato qualcosa come un milione di euro.

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