LECCE - Hanno prima aggredito una donna ospite di una casa di accoglienza a Caprarica (Lecce), perché aveva rifiutato le avances di un suo connazionale, e poi hanno caricato in macchina con la forza una sua amica che ha provato a difenderla, e l’hanno portata a Lecce minacciando di farla a pezzi nel tragitto. Una volta arrivati nel capoluogo salentino, però, la donna è riuscita a uscire dall’auto e, mentre gli uomini tentavano di riportarla in macchina, due agenti della Digos fuori servizio l’hanno sentita urlare e chiedere aiuto. I poliziotti, dopo averla messa in salvo, hanno arrestato due cittadini nigeriani, Patrik Unity e Imiefoh Desmond, con l'accusa di rapina e sequestro di persona. I due, entrambi 31enni, sono in regola con il permesso di soggiorno.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia, ieri pomeriggio i due uomini sono andati nella casa di accoglienza dove risiedono le ragazze, anche loro nigeriane. Uno dei due, dopo aver fatto uscire la prima donna, l’ha colpita violentemente al volto mentre l’altro le ha rubato il telefonino. Un’amica della vittima, ospite della stessa struttura, è stata attirata dalle urla della ragazza e ha ripreso l’aggressione con lo smartphone, minacciando gli uomini che avrebbe mostrato il video ai responsabili della casa di accoglienza. A questo punto uno dei due uomini le ha tolto il cellulare e si è chiuso in macchina. E mentre la ragazza cercava di aprire lo sportello, l’altro l’ha spinta in auto. La donna, senza scarpe e senza giubbotto, è stata costretta a raggiungere Lecce con i due connazionali.
Arrivati nel capoluogo salentino, la donna è riuscita a uscire dall’auto e a urlare, mentre i due uomini tentavano di tapparle la bocca. Le richieste di aiuto della donna, però, erano state sentite dagli agenti della Digos di Lecce che, liberi dal servizio, si trovano in un bar vicino.

Colpiscono e minacciano di morte ragazze ospiti casa accoglienza
Venerdì 06 Marzo 2020, 17:31