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Da Lecce a New Delhi: Luisa e Paolo insegnanti di danza chiamati dal ministero della cultura indiana

 
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Da Lecce a New Delhi: Luisa e Paolo insegnanti di danza chiamati dal ministero della cultura indiana

I due, in coppia nella vita e negli interessi, vivono a Delhi, grazie a una Tagore fellowship del ministero della Cultura indiana, un importante incarico di studio, che ha strappato l’etnomusicologo dal Conservatorio di Vicenza, dove insegnava

Lunedì 25 Novembre 2019, 15:56

Luisa Spagna e Paolo Pacciolla, comuni origini leccesi, sono noti in India come gli italiani che hanno saputo rivelare agli indiani aspetti sconosciuti delle loro arti classiche, danza e musica tradizionale.
I due, in coppia nella vita e negli interessi, vivono a Delhi, grazie a una Tagore fellowship del ministero della Cultura indiana, un importante incarico di studio, che ha strappato l’etnomusicologo dal Conservatorio di Vicenza, dove insegnava.

Dal 1995 Luisa e Paolo sono stati costantemente in movimento tra Italia e India: hanno trascorso i primi anni nello stato orientale dell’Odisha, in cui Spagna si è perfezionata nell’arte della danza Odissi, e dove Pacciolla ha documentato la tradizione della musica rituale, e lunghi periodi nel sud del paese. La casa editrice britannica Routledge sta per pubblicare un suo studio sul Mardala, un tipo di Pakhavaj, il tamburo a due teste che accompagnava le performance di Ravi Shankar. Luisa Spagna, che ha conseguito in Italia un master in danzaterapia, sta introducendo in India questa pratica, un ponte tra le sue due culture: a Thrissur, nello stato del Kerala, grazie a una collaborazione con l’assessorato alla Salute, ha condotto nelle settimane scorse seminari e gruppi di «danza che cura», sia con bambini sia con persone colpite da ictus: una «esperienza davvero coinvolgente», racconta all’Ansa. «Questi pazienti che arrivano col cuore pesante, letteralmente, grazie ai movimenti in cui li coinvolgo escono alleggeriti e più fiduciosi nella guarigione».

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