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Salice Salentino, anziana di 89 anni rapinata in casa: malore per lo spavento

 
Fabiana Pacella

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Fabiana Pacella

carabinieri

Banditi in fuga con venti euro e le fedi nuziali. La rabbia dei figli

Martedì 08 Ottobre 2019, 10:51

LECCE - Rapinata in casa a 89 anni, minacciata con un coltello e abbandonata nella paura più cieca. È accaduto a Salice Salentino, all’alba di sabato, in pieno centro abitato.
Una donna in balia di due malviventi, che stando alle prime indicazioni avrebbero potuto essere suoi nipoti. E invece si sono trasformati in aguzzini, svegliandola di soprassalto e tenendola sotto scacco con una lama. «Alzati, alzati! I soldi! Zitta, i soldi!».

Il tutto per pochi spicci. Venti euro e rotti, una collanina e soprattutto le fedi di nozze, che la nonnina custodiva gelosamente, simbolo di un legame senza fine con l’amore della sua vita. Ma che ne sanno due che quel poco di oro lo rivendono o lo fondono. Per così poco si può morire. Perché la donna, pur illesa, è stata colta da malore.
Sta bene in salute, vive sola in via Napoli, poco distante dalla piazza della stazione. Zona illuminata, zona abitata. Zona anche a rischio però, specie quando cala la sera. Perché i giardinetti della stazione, sono meta di passaggio e talvolta di sosta breve di spacciatori e delinquentelli.

«Se fossi mamma vostra fareste così?», le parole della vittima, mentre i due ragazzi coi volti travisati le puntavano il coltello alla gola e le chiedevano i soldi della pensione. Non si capacitava che potessero farle del male.
I rapinatori, locali stando alle indiscrezioni trapelate, hanno avuto accesso facile all’abitazione, accanto alla quale si trovano due case disabitate, e collegata ad un grande giardino. Nessuno poteva sentire rumori sospetti, men che meno lei che ha qualche problema d’udito legato all’età.
Con una scala hanno raggiunto il giardino, con una bombola di gas vuota depositata all’esterno hanno rotto una finestra. Hanno acceso la luce, raggiunto la camera da letto e lì l’anziana è stata sorpresa e minacciata. Nella fretta, i malviventi non si sono accorti nemmeno che in un secondo taschino del portafogli c’erano 150 euro. “Stai zitta!”, le urlavano con voci ferme e timbro giovane. Poi via, di corsa, con il telefono cordless per impedirle di chiedere aiuto. Erano le 3 del mattino suppergiù. La poveretta ha pensato bene di bussare alla porta di una dirimpettaia. «Mamma mi ha raccontato che aveva timore di uscire in strada perché non sapeva se i suoi aguzzini fossero ancora lì», le parole, rotte dalla paura e dalla rabbia, del figlio. Poi l’arrivo dei carabinieri, le indagini.

Il sospiro di sollievo davanti alla constatazione che la nonna fosse viva e illesa. I figli l’hanno portata con sé, ieri le hanno organizzato una piccola festa per i suoi 89 anni, ma lei vuole tornare a casa sua, dove sono i suoi ricordi, la sua vita. «Non abbiamo intenzione di lasciarla dormire da sola, non più - spiega il figlio - Già domenica mattina voleva tornare a casa, ma noi non siamo più sereni. Questo avvenimento ha cambiato la sua vita e la nostra».

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