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Gallipoli: sott'acqua discariche abusive, anche frigo e bici

 
Giuseppe Albahari

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Giuseppe Albahari

Gallipoli: sott'acqua discariche abusive, anche frigo e bici

I volontari fanno il bilancio delle pulizie subacquee: tonnellate di spazzatura

Giovedì 04 Aprile 2019, 10:10

07 Aprile 2019, 18:49

«Il mare va difeso e non deve continuare ad essere una discarica». È l’appello firmato dall’associazione di volontariato «Paolo Pinto», impegnata nella pulizia dei fondali a tutela del mare. Il tema dei rifiuti è in questi giorni attuale, in città, tra pulizia del litorale da parte degli studenti del Nautico, partenza della differenziata e abbandoni indiscriminati. I volontari ritengono però trascurato il problema dei rifiuti che finiscono in mare, mentre invece sui fondali trovano di tutto: biciclette, sedie, frigoriferi, cassette di plastica, apparecchi igienici, copertoni e batterie esauste, per limitarsi ai più ingombranti.

«Da oltre dodici anni combattiamo contro un vero e proprio disastro ambientale che, se non fermato, ci porterà a perdere l’unica risorsa che il Signore ci ha dato», è l’allarme dei volontari. E a sostegno di azioni non solo di sensibilizzazioni, ma anche - o forse soprattutto - repressive, comunicano che in 225 operazioni di pulizia, di cui 47 lo scorso anno, hanno recuperato e smaltito tonnellate di rifiuti, tra i quali 976 copertoni (usati anche come parabordi) e 27 batterie (solitamente di grandi dimensioni, come quelle usate dalle motopesca). Tali ultime, tutte nel seno del Canneto.

Questo fatto, unitamente all’abituale ritrovamento in mare di di nasse (purtroppo ormai metalliche), reti da pesca e relativi cavi d’acciaio - per non parlare della sciagurata onnipresenza del polistirolo proveniente dalle cassetta da pesca - rimanda a responsabilità dei pescatori. E alla necessità che sia estesa a tutte le marinerie la raccolta con smaltimento gratuito dei rifiuti a bordo delle barche, al momento sperimentale.

Intanto, la «Paolo Pinto» invita i cittadini a partecipare alla giornata di recupero del materiale già posizionato nelle gabbie subacquee, programmato per lunedì prossimo alle 9.30 nel seno del Canneto. Sarà, sono convinti, un’esperienza rivelatrice.

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