Avrebbe abusato della figlioletta di 8 anni in più occasioni: un ambulante leccese incassa una condanna a 7 anni e 6 mesi di reclusione con l’accusa di violenza sessuale aggravata dal vincolo genitoriale e dalla minore età. È la sentenza dei giudici della Prima sezione penale che hanno ridotto di 2 anni e mezzo la richiesta di condanna del pm Donatina Buffelli. I presunti abusi sarebbero andati avanti fino al dicembre 2013. All’epoca dei fatti i genitori erano separati. La piccola (affidata alla madre insieme con il fratello) avrebbe subìto le attenzioni del papà quando andava a trovarlo nella sua abitazione. L’uomo l’avrebbe costretta a subire in più occasioni palpeggiamenti nelle parti intime imponendosi con la forza. E quando la ragazzina cercava di opporsi sarebbe stata persino minacciata e schiaffeggiata.
Gli abusi sono emersi quasi per caso. La bambina ha confidato le molestie ad un’amica di famiglia. È stata subito informata la madre della ragazzina che ha messo in moto le indagini con una circostanziata querela alla caserma dei carabinieri della Tenenza di Copertino. Il pubblico ministero Roberta Licci, titolare del procedimento, ha disposto l’ascolto protetto della ragazzina. Dinanzi all’allora gip Annalisa De Benedictis, la ragazzina ha confermato le attenzioni che il padre le riservava con una ricostruzione ritenuta attendibile. I giudici hanno rimesso gli atti al pm ravvisando il reato di falsa testimonianza per l’attuale convivente dell’imputato. Per conoscere il deposito delle motivazioni bisognerà attendere i prossimi 90 giorni. Quindi l’avvocato difensore Massimiliano Petrachi depositerà ricorso in Appello per chiedere una revisione della sentenza.