Sabato 06 Settembre 2025 | 23:18

Tap, Arpa Puglia: «Acque e terreni del cantiere non inquinati»

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Tap, Arpa Puglia: «Acque e terreni del cantiere non inquinati»

L'esito delle indagini

Sabato 01 Dicembre 2018, 11:48

«Dalle attività di campionamento e analisi svolte da Arpa Puglia non si evincono superamenti delle concentrazioni soglia di contaminazione (Csc) fissate dal decreto legislativo 152 del 2006 per le acque sotterranee e per i terreni, sia degli strati superficiali (top soil) che di quelli più profondi (carotaggi), per tutti i parametri analizzati, compreso quelli individuati nel protocollo operativo (arsenico, manganese, cromo totale, cromo esavalente e Nichel)». E' questo l’esito - secondo quanto riporta il Quotidiano di Puglia - dell’indagine svolta dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale incaricata dal Tar del Lazio di svolgere gli accertamenti nei terreni dove sorge il cantiere Tap (il gasdotto Trans Adriatic pipeline, ndr), a San Basilio di Melendugno (Lecce).


La relazione dei tecnici, precisa il quotidiano, è stata depositata qualche giorno fa in vista dell’udienza del 5 dicembre quando i giudici dovranno decidere sul ricorso presentato da Tap contro l’ordinanza del sindaco di Melendugno, Marco Potì, che nel luglio scorso vietò il prelievo dell’acqua dai pozzi dell’area del cantiere per un presunto sforamento dei limiti di alcune sostanze pericolose (manganese, nichel, arsenico e cromo esavalente). Nell’ordinanza il sindaco sosteneva che l’azienda che sta costruendo il gasdotto internazionale non avesse impermeabilizzato l’area del cantiere come previsto nella prescrizione A36 e A55 della Via, causando la dispersione in falda delle sostanze pericolose. Su questa stessa vicenda, precisa il Quotidiano, la Procura di Lecce ha aperto una inchiesta penale.


Gli unici parametri più elevati riguardano le acque meteoriche dell’area deposito Conci e le acque del pozzo di spinta, però gli stessi ispettori dell’Arpa scrivono che si tratta di acque gestite come rifiuto e quindi non si possono effettuare normativamente confronti con le concentrazioni soglia di contaminazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)