Confcomercio, le elezioni si svolgeranno regolarmente. I giudici hanno dato ragione a Maurizio Maglio, candidato alla presidenza. Il Tribunale di Lecce mette la parola «fine» alla vicenda relativa alla presunta illegittimità della convocazione dell’assemblea per il rinnovo delle cariche sociali, per oggi e per domani all’hotel Leone di Messapia.
I giudici hanno anche respinto il reclamo proposto da Valerio Arseni e dai candidati dell’ex lista di Corrado Iurlano (nelle ultime ore apparentatasi con quella a sostegno di Maurizio Pasca) contro l’ordinanza con la quale lo stesso Tribunale, in primo grado, aveva già rigettato il ricorso con cui era stata invocata in via d’urgenza la sospensione delle operazioni elettorali.
In particolare, il Tribunale di Lecce, in composizione collegiale - presidente Portaluri - ha affermato la totale legittimità della convocazione dell’assemblea elettiva, accertando che lo Statuto di Confcommercio Lecce, approvato nel 2012, è assolutamente valido e che non vi è alcuna norma che ne impone la preventiva modifica.
Nell’ordinanza è stato evidenziato, inoltre, che il «commissario è stato nominato per il rinnovo delle cariche sociali e per garantire il regolare e sereno svolgimento della vita associativa».
Grande soddisfazione è stata espressa dal legale del gruppo Maglio, Giuseppe Positano, che ha visto accogliere tutte le sue argomentazioni. «Il Tribunale di Lecce ha riconosciuto la piena legittimità della convocazione dell’Assemblea elettiva per il rinnovo delle cariche sociali - sottolinea l’avvocato - rigettando tutte le doglianze poste a fondamento del ricorso, prima, e del reclamo, poi. Il Tribunale, con articolata ed ineccepibile ordinanza, ha ritenuto, innanzitutto, che non vi fosse alcun obbligo di preventiva modifica dello Statuto in vigore - continua il professor Positano - giudicato perfettamente legittimo e valido, precisando che l’attuale regolamento elettorale predisposto dal commissario fosse immune dai vizi denunciati. Tutte le censure mosse dai reclamanti sono state, quindi, giudicate prive di fondamento. Il reclamo, pertanto, è stato rigettato non solo per carenza del “periculum” - conclude l’avvocato - ma, soprattutto, per difetto del “fumus”».
I giudici, dunque, mettono a tacere quanti, da qualche mese a questa parte, avevano parlato di mancanza di regole e di trasparenza sia nelle operazioni di raccolta dei consensi sia in quelle preparatorie al voto vero e proprio. Ma, probabilmente, l’ordinanza del Tribunale non cancella veleni e malumori che - c’è da giurarci - animeranno il dibattito di domani.
L’assemblea è chiamata a riunirsi, oggi, alle 9, in prima convocazione e domani, sempre alle 9, in seconda convocazione. Verosimilmente, sarà quest’ultima la data in cui si svolgeranno le operazioni di voto che vedono in corsa due formazioni: quella che fa riferimento a Maurizio Maglio (imprenditore nel settore dolciario) e l’altra con a capo Maurizio Pasca (alla quale si è apparentato il gruppo di Iurlano), presidente nazionale Silb-Fipe e vice presidente nazionale Fipe-Confcommercio.
Gli imprenditori chiamati al voto sono 1003. Si può votare anche per delega. Ciascun votante potrà avere al massimo tre deleghe.