LECCE - Vittima e bullo faccia a faccia. L'idea del preside dell’istituto industriale «Enrico Fermi» di Lecce è stata bloccata dalla Procura per i Minorenni di Lecce che ha fermato questo pomeriggio il consiglio di classe che il preside aveva convocato nella sede della scuola con all’ordine del giorno l'andamento disciplinare della classe dove si è verificato l'episodio di bullismo ai danni di un 17enne preso a calci e messo in un angolo con spintoni da un suo compagno. Un episodio poi ripreso da un video choc. Poco prima che iniziassero i lavori del consiglio, ai quali era presente anche il minore che avrebbe minacciato la vittima, sono arrivati i carabinieri delegati dal pm Imerio Tramis a bloccare la seduta e disponendo l'ascolto immediato della vittima, che era presente insieme alla madre e ai legali difensori. Il ragazzo è stato condotto nella sede del comando provinciale dei carabinieri di via Lupiae dove è stato ascoltato nella stanza allestita ai piani superiori proprio per le audizioni protette.
L’ipotetico faccia a faccia tra vittima e il suo aggressore è stato quindi bloccato dal magistrato per il quale il confronto tra i due alla presenza dei genitori e degli insegnanti avrebbe potuto intralciare il decorso dell’indagine aperta per maltrattamenti.
«Il mio assistito ha collaborato pienamente - riferisce il legale della famiglia, avvocato Giovanni Montagna - confermando gli episodi già riferiti alla madre come quello di essere stato preso con forza e usato come un cancellino in classe per pulire la lavagna. E’ stata una risposta esemplare e tempestiva da parte della magistratura che così ha rimarcato la presenza delle istituzioni che si schierano dalla parte del bene».