Sabato 06 Settembre 2025 | 22:39

Bullismo, preside dell'istituto
«Lo studente ha chiesto scusa»

 
Redazione on line

Reporter:

Redazione on line

Preside dell'istituto di Lecce «Lo studente ha chiesto scusa»

Episodio di bullismo a Lecce

In classe aveva messo al muro un suo compagno di 17 anni colpendolo a calci e minacciandolo con una sedia. Vittima umiliata anche davanti a prof

Lunedì 23 Aprile 2018, 14:20

18:10

LECCE - Ha chiesto scusa in classe lo studente dell’istituto tecnico 'Fermì di Lecce al centro del video choc che lo riprende mentre in classe mette al muro un suo compagno di 17 anni colpendolo a calci e minacciandolo con una sedia. Lo riferisce il preside dell’istituto, Giuseppe Russo. "Il ragazzo, presa coscienza del terremoto mediatico che lo ha travolto,- ha detto -ha chiesto in classe che non se ne parlasse più scusandosi davanti ai compagni e alla stessa vittima per il suo comportamento. E’ un ragazzo fragile anche lui».

Il preside dell’istituto Fermi di Lecce, Giuseppe Russo, sottolinea che «la scuola non nasconderà la testa sotto la sabbia ma farà tutti i passi necessari per accertare i fatti e i responsabili».

LA VITTIMA - L’avvocato Giovanni Montagna, legale della madre del 17enne vittima di episodi di bullismo in un istituto di Lecce, documentati anche da un video girato da un compagno di scuola, annuncia che chiederà l’ascolto protetto per lo studente. Quest’ultimo avrebbe raccontato alla madre - secondo quanto riferito da lei poi al legale - «di episodi di bullismo continuo, a volte segnati anche da lividi, soprusi spesso durati per l’intera mattinata scolastica, in un caso avvenuti anche alla presenza di un docente in classe».

Il giovane sarebbe stato vittima di atti di bullismo da circa un anno ma non ne aveva mai riferito alla madre. La donna aveva scoperto dei segni sul suo corpo ma lui aveva spiegato di essersi fatto male durante l’ora di educazione fisica. Poi, la svolta, con il video fatto recapitare da un compagno alla madre che ha chiesto spiegazioni. Il figlio ha iniziato ad ammettere le violenze di cui era stato vittima. Avrebbe parlato - secondo il racconto della donna al legale - anche di minacce di ritorsione, qualora avesse riferito tutto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)