BRINDISI - Ha anticipato i consiglieri comunali e ha rassegnato le dimissioni 'irrevocabilì dalla carica di sindaco di Brindisi alle 8 di questa mattina Mimmo Consales, agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione per una presunta tangente di 30.000 euro nel settore dei rifiuti.
Tutti i 32 consiglieri comunali di Brindisi hanno rassegnato stamani le dimissioni nelle mani del segretario generale del Comune. Poco prima il sindaco di Brindisi, Cosimo Consales, che è agli arresti domiciliari da sabato scorso con l’accusa di corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, aveva formalizzato la rinuncia all’incarico con una nota inviata al Comune in cui viene specificato che la ragione delle dimissioni è la «volontà di difendersi dalle accuse mosse».
Il primo interrogatorio degli indagati sottoposti a misura cautelare sarà domani quello dell’imprenditore Luca Screti, che avrebbe garantito tramite il suo capo ufficio amministrazione, Massimo Vergara, il pagamento di una tranche di debito in contanti di Consales pari a 30.000 euro.
Dopo le dimissioni di tutti i consiglieri comunali di Brindisi, formalizzate questa mattina, è stata avviata dal prefetto, Annunziato Vardè, la procedura di scioglimento del Consiglio comunale che porterà alla sospensione dell’assemblea e alla nomina di un commissario prefettizio che traghetterà Brindisi fino alle elezioni della prossima primavera.