Martedì 09 Settembre 2025 | 07:30

Dolomiti - Dopo la frana, chiusa la Val Fiscalina

 

Sabato 13 Ottobre 2007, 00:00

31 Maggio 2025, 19:17

BOLZANO - È rimasta ancora chiusa per ordinanza del sindaco la strada che conduce nella Val Fiscalina dopo la caduta della grande frana staccatasi venerdì dalle Dolomiti di Sesto, ma la situazione è sotto controllo. Intanto la nube simile a talco che avvolgeva la zona si è dissolta e i boschi appaiono coperti da una coltre bianca simile alla neve.
Per tutta la notte le squadre della Protezione civile hanno sorvegliato la zona, dove sono continuati a cadere piccoli massi, ma la grande frana sembra essersi fermata. I geologi tengono sotto osservazione l'area e in base ai risultati del monitoraggio il sindaco di Sesto Pusteria Fritz Egarter valuterà sino a quando tenere chiusa la strada, mezza dozzina di chilometri, che si inerpica tra le abetaie sino alle pendici delle Dolomiti. Difficoltà vi sono per ripulire dai detriti il Rifugio Fondovalle, che è stato costruito di recente e che si trova in pratica ai pedi della frana.

• «Secondo le ultime stime in Val Fiscalina sono caduti con la frana 70mila metri cubi di detriti, ovvero 150 mila tonnellate. Servirebbero 5 mila Tir che formerebbero una colonna lunga 50 chilometri per trasportare questa quantità di detriti». Lo ha detto il capo geologo della Provincia autonoma di Bolzano, Ludwig Noessing.
«Faccio questo mestiere da 30 anni - ha aggiunto - e non mi ricordo un'altra frana di questa entità sulle Dolomiti. Sull'Ortles, qualche anno fa, ci fu una frana di milioni di metri cubi ma in una zona molto più isolata e in condizioni molto differenti».
Noessing concorda con Messner per quanto riguarda il ritiro del permafrost. «Messner - ha detto il geologo - ha ragione. 100 anni fa il permafrost si registrava in quote più basse e frane di questo tipo erano più rare. Il fenomeno non riguarda però solo le Dolomiti ma tutte le montagne delle Alpi sotto i 2.500 metri di quota».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)