Vicino a Carmela, la cui morte risalirebbe al 23 ottobre, era stato trovato anche il feto di otto mesi partorito dalla donna. Ora, dall'autopsia è risultato che il corpicino è fuoriuscito privo di vita dal corpo qualche giorno dopo la morte della donna. Morte che sarebbe avvenuta sia per le lesioni provocate dai pugni inferti dal marito, sia per soffocamento causato dalla stretta delle mani alla gola.
Il tutto durante un furioso litigio tra marito e moglie. Il difensore di Raimondi ha sottolineato oggi che le lesioni riscontrate sarebbero comunque «lesioni non imponenti, cosa che lascia aperta la strada dell'omicidio preterintenzionale». Anche oggi in carcere l'uomo, che ha confessato, ha ribadito «che non voleva assolutamente uccidere la moglie, ed è disperato».
Intanto si stanno cercando conferme alle dichiarazioni di Raimondi, il quale ha detto di aver picchiato la moglie durante una lite scoppiata dopo che lui le aveva rivelato di essere vittima di usurai.
I carabinieri del Comando provinciale di Milano, però, al momento non avrebbero trovato riscontri a questa versione, e non escludono che la circostanza dello strozzinaggio da parte di non meglio precisati «russi» possa non corrispondere a verità. Questo anche perchè nessuno dei conoscenti o parenti della coppia ha detto di essere al corrente di un fatto del genere.