"Siamo stati delusi" dalla Russia e "siamo pronti ad agire e a riunirci in qualsiasi momento", ha aggiunto.
A farle eco è il presidente Ue Herman Van Rompuy.
La convocazione del referendum in Crimea è "illegale".
La Russia, continua, deve cominciare negoziati "nei prossimi giorni" e ci devono essere "risultati" in mancanza dei quali la Ue è pronta a comminare sanzioni come divieto di viaggio, congelamento dei beni e e cancellazione dei rapporti. "Siamo estremamente determinati ad ottenere risultati".
Lo dice Herman Van Rompuy specificando che la minaccia di sanzioni "sono un modo per fare pressione" e "per portare gli altri al tavolo del negoziato" facendo un parallelo a quanto fatto con l'Iran. E' stato fatto un "lavoro significativo per tentare di accogliere il grido di dolore del popolo ucraino", ha commentato il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Bruxelles. Le dichiarazioni dopo il vertice straordinario dei capi di Stato e di governo Ue a Bruxelles.
Gli Usa intanto impongono sanzioni: la Casa Bianca ha comunicato che il Dipartimento di Stato imporrà restrizioni sui visti a funzionari e singoli. Ieri mattina il Parlamento della Crimea ha votato l'adesione alla Russia.
Kiev ha dichiarato incostituzionale il referendum del 16 marzo e i leader europei sostengono questa linea.