Domenica 07 Settembre 2025 | 16:49

Iraq - Visita a Nassiriya del gen. Gargini

 

Mercoledì 14 Settembre 2005, 11:15

01 Luglio 2025, 20:30

TALLIL- NASSIRIYA (Iraq) - A circa sei mesi dalla sua prima visita, il generale di Squadra aerea Giampiero Gargini - comandante operativo delle Forze aeree (COFA), che hanno il loro quartier generale a Poggio Renatico (Ferrara) - è tornato a far visita al 6° Reparto Operativo autonomo dell'Aeronautica militare.
È atterrato nel primo pomeriggio il C-130J al cui comando c'era il generale di Squadra aerea Valerio Pomponi, responsabile del Comando generale delle scuole (CGS), proveniente da Pisa con a bordo il gen. Gargini, accompagnato dal generale di Brigata aerea Alessio Santicchi, comandante della 1ª Brigata Aerea di Padova.
Ad attenderlo, il comandante dell'Italian Joint Task Force "Iraq", generale di Brigata Roberto Ranucci, ed il comandante del 6° ROA, colonnello pilota Gian Luca Penni.
«Sono felice di essere nuovamente qui. Mi compiaccio per il lavoro svolto e per gli eccellenti risultati raggiunti, come la sfida del Predator, in un ambiente particolarmente ostile per le condizioni ambientali. Le ore di volo effettuate, così come la sicurezza in cui oggi operiamo in Iraq sono due indicatori degli encomiabili risultati raggiunti» ha dichiarato il comandante del Cofa rivolgendosi al colonnello Penni e a tutto il personale, per l'impegno e la dedizione con i quali quotidianamente rappresentano l'Aeronautica militare nella missione Antica Babilonia.
Nei due giorni di vista, il gen. Gargini, accompagnato dal gen. Ranucci, ha assistito ad una missione notturna del velivolo UAV Predator.
Il Predator, detto anche Uav (Unmanned Aerial Vehicle) ha il compito di concorrere all'operazione "Antica Babilonia" mediante l'effettuazione di ricognizione e sorveglianza nell'area d'impiego del contingente nazionale (la provincia del Dhi Qar).
Il Predator è un ricognitore aereo non pilotato che, grazie alle sue elevate prestazioni di sorveglianza aerea ed autonomia di volo, rappresenta un valido strumento di prevenzione e controllo di traffici illeciti ad eventi potenzialmente a rischio. Esso rappresenta un ulteriore fattore di sicurezza per il personale militare, italiano ed iracheno in missioni joint, impegnato nel controllo del territorio contro il terrorismo. Uno strumento capace di discriminare la popolazione dal terrorismo. Questa azione, grazie ad una presenza militare sempre più discreta, rappresenta un ulteriore passo avanti nel processo di normalizzazione della regione.
Il sistema è dotato di avanzati sistemi di visione e trasmissione di foto ad alta definizione, filmati e dati a terra, praticamente in tempo reale. Può così tenere sotto controllo anche aree insidiose, senza rischi per l'incolumità dei militari, che guidano il velivolo da una cabina di pilotaggio (ground control station) a terra.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)