Per anni questo mollusco è stato presente in piccole quantità sui banchi dei mercati pugliesi. Ma l' idea di farne un vero e proprio business è venuta al Consorzio pescatori riuniti di Cupra Marittima (Ascoli Piceno) agli inizi del 2000. Da allora sono state condotte prima ricerche per valutare la consistenza degli stock, poi analisi sanitarie per stabilirne la salubrità. Tutti esami superati e culminati oggi con la pubblicazione del decreto ministeriale ce ne avvia di fatto la commercializzazione.
Venerdì 27 Agosto 2004, 11:31
02 Febbraio 2016, 19:04
ROMA - Da oggi c'è un nuovo mollusco sul mercato ittico italiano. A stabilirlo ufficialmente, coniando per decreto il nome italiano di «Scrigno di Venere», è la Gazzetta ufficiale. Si tratta dell'Anadara (Scapharca inaequivalvis), nome scientifico del mollusco bivalve immigrato accidentalmente dall'oriente. Lo Scrigno di Venere è infatti comparso per la prima volta in Adriatico alla fine degli anni '60, trasportato dalle acque di zavorra delle navi. Grazie alle condizioni ecologiche favorevoli, le larve si sono riprodotte facilmente fino a sfiorare oggi le 50 tonnellate.
Per anni questo mollusco è stato presente in piccole quantità sui banchi dei mercati pugliesi. Ma l' idea di farne un vero e proprio business è venuta al Consorzio pescatori riuniti di Cupra Marittima (Ascoli Piceno) agli inizi del 2000. Da allora sono state condotte prima ricerche per valutare la consistenza degli stock, poi analisi sanitarie per stabilirne la salubrità. Tutti esami superati e culminati oggi con la pubblicazione del decreto ministeriale ce ne avvia di fatto la commercializzazione.
Per anni questo mollusco è stato presente in piccole quantità sui banchi dei mercati pugliesi. Ma l' idea di farne un vero e proprio business è venuta al Consorzio pescatori riuniti di Cupra Marittima (Ascoli Piceno) agli inizi del 2000. Da allora sono state condotte prima ricerche per valutare la consistenza degli stock, poi analisi sanitarie per stabilirne la salubrità. Tutti esami superati e culminati oggi con la pubblicazione del decreto ministeriale ce ne avvia di fatto la commercializzazione.