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Ordigno esplode nel centro di Napoli, forse è il racket camorristico

Ordigno esplode nel centro di Napoli, forse è il racket camorristico

 

Sabato 17 Luglio 2004, 09:27

02 Febbraio 2016, 19:02

NAPOLI - E' stato un ordigno a provocare l'esplosione al primo piano di Palazzo Filangieri, storico edificio nell'omonima via del residenziale quartiere Chiaia, poco prima delle 23 di ieri.
Lo ha confermato, al termine degli accertamenti compiuti dagli artificieri, il comandante provinciale dei carabinieri, gen. Vincenzo Giuliani.
Bersaglio dell'attentato - secondo quanto lasciano pensare gli indizi raccolti finora - sarebbero stati gli uffici della «Milano», una impresa edile. Nel palazzo di quattro piani, dove risiedono una decina di famiglie, c'è, comunque, un'altra impresa edile, la «Igc», al terzo piano.
L'esplosione dell'ordigno, che uno degli investigatori ha definito «più di una bomba carta, non certamente un giocattolo» ha provocato un cratere di circa 80 centimetri, ha danneggiato la porta d'ingresso ed alcuni tramezzi degli uffici della «Milano» ed ha mandato in frantumi i vetri dell' ascensore e di alcuni appartamenti.
Gli inquilini presenti al momento dello scoppio, una dozzina di persone, sono stati fatti evacuare in attesa delle verifiche statiche dei vigili del fuoco. Al momento dell'esplosione sembra che negli uffici dell'impresa di costruzioni vi fosse una persona, ma non c'è stato nessun ferito. Lo scoppio ha provocato paura tra gli inquilini dello stabile e molto fumo nelle scale.
«Ho sentito un botto molto forte - racconta Carlo Della Valle, uno degli inquilini - ed ho aperto la porta. A terra c'erano i vetri dell'ascensore in frantumi».
Via Filangieri, che si trova nel cuore della Napoli bene, è stata chiusa al traffico e transennata. Sul luogo dell' esplosione, mentre si avvertiva ancora un odore acre ed intenso, sono arrivati per primi i vigili urbani, seguiti dai vigili del fuoco, che hanno escluso danni alla statica dell'edificio.
Se la pista dell'attentato dovesse trovare conferma si tratterebbe di un segnale minaccioso del racket che si affaccia anche in una zona di Napoli finora sottratta alle estorsioni.
Palazzo Filangieri, realizzato alla fine del '700, è un edificio storico. Vi abitò negli ultimi anni della sua vita il musicista Francesco Saverio Mercadante, ultimo direttore del Conservatorio di San Pietro a Majella in epoca borbonica. Una targa lo ricorda all'esterno dello stabile.
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