Miserando atque eligendo. «Lo guardò con misericordia e lo scelse». Il motto episcopale che Jorge Mario Bergoglio scelse ai tempi della sua ordinazione a vescovo, preannunciava già le circostanze del tutto eccezionali con cui, nel 2013, fu eletto Pontefice con il nome di Francesco. Il pontificato di Benedetto XVI fu bruscamente interrotto quando, l’11 febbraio 2013, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto, lo stesso papa annunciò le proprie dimissioni, rese poi effettive il 28 febbraio seguente.
Il 13 marzo, al quinto scrutinio del Conclave, Bergoglio accettò l'incarico e assunse il nome in onore di san Francesco d'Assisi. È stato il primo gesuita a diventare papa, e il primo pontefice proveniente dal continente americano, nonché il primo extraeuropeo dai tempi di Gregorio III. Nel suo primo discorso pubblico come papa, salutò la folla di fedeli con un semplice "buonasera", impartendo la benedizione Urbi et Orbi senza l'abito corale e senza le tradizionali scarpe rosse.
Per Francesco, quello con l'Italia non era un semplice legame spirituale. Nacque nel barrio di Flores a Buenos Aires da una famiglia di origini piemontesi e liguri, primogenito dei cinque figli di Mario Bergoglio, funzionario delle ferrovie salpato nel 1928 dal porto di Genova per cercare fortuna a Buenos Aires, e di Regina Maria Sivori, casalinga. Da parte di padre, il bisnonno Francesco era nativo di Montechiaro d'Asti, mentre il nonno Giovanni Angelo era nato in località Bricco Marmorito di Portacomaro Stazione, frazione di Asti non lontana da Portacomaro, mentre la nonna Rosa era originaria di Piana Crixia in provincia di Savona. Da parte materna, il nonno era originario di Santa Giulia di Centaura, frazione collinare di Lavagna in provincia di Genova, la nonna era originaria della frazione Teo di Cabella Ligure, in provincia di Alessandria.
All'età di ventun anni, a causa di una grave forma di polmonite, gli venne asportata la parte superiore del polmone destro. Anche per questo i vaticanisti lo esclusero dalla lista dei papabili durante il conclave della sua elezione.
Il 20 maggio 1992 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo ausiliare di Buenos Aires, titolare di Auca, fu nominato cardinale nel 2001. Fu nei suoi anni da vescovo che Bergoglio si fece conoscere per il suo stile di vita modesto, spostandosi con i mezzi pubblici e rinunciando a vivere nella sede dell'episcopato, a favore di un comune appartamento dove si cucinava da solo i pasti.
Nel corso del suo pontificato, Francesco ha vissuto la piaga e la lotta alla pedofilia all'interno della Chiesa (istituì la "Pontificia commissione per la tutela dei minori", ma non sono mancati i momenti controversi sul tema), i conflitti nel resto del mondo, il Covid (l'immagine della messa celebrata in una desolata piazza San Pietro è diventata il simbolo della pandemia). Ha scritto tre encicliche, di cui una dedicata all'ambiente, Laudato Si', ha incontrato tanti leader politici, come Donald Trump (nel corso della campagna per le elezioni presidenziali del 2016, dichiarò che "una persona che pensa solo a costruire muri e non a costruire ponti, non è cristiana", senza citare direttamente il presidente). Alcune critiche lo hanno colpito anche dall'interno della Chiesa stessa, come quelle scoppiate sul piano teologico o quelle di natura politica, come quelle nate in seguito, ad esempio, al suo Cavalierato a un'attivista dei diritti sull'aborto nel 2017, o alle sue dichiarazioni sull'immigrazione.
I media hanno sovente rappresentato papa Francesco sia come progressista che come liberale, con valori moderati. Tante "prime volte", in ogni caso, sono avvenute sotto il suo pontificato. È stato, ad esempio, il primo papa a creare un account Instagram raggiungendo il milione di followers in meno di dodici ore dall'apertura.
Nel 2023, in un'intervista all'emittente TV messicana N+, ha raccontato di aver già fatto preparare il luogo della sua sepoltura nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, e non nella basilica di San Pietro in Vaticano, data la sua grande devozione alla Madonna, e in particolare alla Vergine Salus populi romani, la cui icona è custodita nella cappella Paolina: sarà proprio quest'ultima cappella ad ospitare la salma del pontefice, precisamente la nicchia sulla sinistra, dedicata a santa Francesca Romana.
Ed oggi, il suo pontificato termina con la sua morte, con milioni di fedeli che si stanno riunendo in preghiera in tutto il mondo.