La perdita della salute dipende anche da cause sociali, tanto che la collocazione sociale influenza la condizione dei malati determinando perfino gli esiti della malattia. Negli ultimi anni le diseguaglianze sociali nella salute sono diventate un tema importante nella sanità pubblica europea. In poco tempo in molti paesi si è passati dalla misurazione alla ricerca delle cause e alla definizione di interventi di correzione. In Italia, invece, sono passati ormai quasi dieci anni dalla pubblicazione del primo rapporto sulle diseguaglianze nella salute: l’argomento è uscito dalla clandestinità dei pochi osservatori che per primi si sono messi a studiarlo, ma stenta ancora a imporsi nell’agenda delle politiche. Ne parliamo con Valentino Confalone, amministratore delegato e country president di Novartis in Italia.
Come si possono superare le disuguaglianze territoriali nell'assistenza sanitaria?
Le disuguaglianze sono ancora troppo presenti in Italia. Sono disuguaglianze verticali in termini di differenze nella qualità e nei tempi di accesso alle diagnosi e alle cure non omogeneo in tutto il territorio nazionale. E sono “orizzontali”, ovvero riguardanti i limiti del sistema ad un accesso rapido alle cure più innovative. Il Pnrr è una opportunità importante per il disegno e la visione che propone per la Salute dei prossimi decenni, permettendo al nostro Sistema Sanitario Nazionale di evolvere in termini organizzativi ed infrastruttuali per modificare in meglio i percorsi di cura e garantire un accesso equo e sostenibile alla cura in tutte le regioni d’Italia. É una missione comune, raggiungibile solo attraverso la collaborazione tra pubblico e privato, ognuno con le proprie competenze.
Che ruolo in tale ottica ha l’accesso all’innovazione?
«L’innovazione nel mondo delle life science sta correndo veloce, ma tale innovazione non ha senso se non raggiunge il paziente. Per tale motivo l’accesso è importante tanto quanto la generazione di valore. Tutti gli attori del sistema devono lavorare insieme per superare le barriere che impediscono il diritto alle cure dei pazienti. È questo un momento di grandi riforme che...