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Il caso delle madri detenute: «Bambini in carcere, che vergogna»

 
Carmela Formicola

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Carmela Formicola

Il caso delle madri detenute: «Bambini in carcere, che vergogna»

Lattanzio (Pd) riepiloga l’ispirazione della legge poi modificata dal centrodestra

Domenica 26 Marzo 2023, 12:40

BARI - La proposta di legge iniziale sulle «madri detenute» portava la firma anche del barese Paolo Lattanzio, all’epoca parlamentare del Pd. E in realtà a ispirare quel testo era l’infanzia, più della maternità. «Certo, l’obiettivo era ed è tuttora tenere i bambini fuori dal carcere - spiega Lattanzio, che è stato capogruppo Pd nella commissione infanzia della Camera fino al 2022 - perché non è assolutamente un luogo per bambini».

Ma poi gli emendamenti presentati dalla maggioranza di centro destra hanno indotto il Pd a ritirare la proposta di legge ripresentata da Debora Serracchiani. «Emendamenti apportati in maniera assolutamente ideologica», incalza Lattanzio con rabbia. «Rabbia sì. Sono stato nella sezione femminile di Rebibbia, sono stato proprio in quella sezione dove una donna con disturbi mentali aveva scaraventato i suoi figli per le scale. Una storia straziante perché quella donna non doveva stare in carcere. Non nascondo di aver pianto», dice Lattanzio la cui formazione passa anche attraverso l’esperienza in «Save the children».

Ma quali sono gli emendamenti introdotti da FdI e Lega che il Pd non ha digerito? «Sono due - spiega l’esponente dem - Il carcere per le madri in caso di recidiva, cioè le donne non potranno scontare la pena né in un Icam (Istituti a custodia attenuata per detenute madri, ndr) né in casa famiglia, luoghi che rendono meno dolorosa la detenzione per i bambini. E poi il centrodestra ha cancellato il differimento della pena per le donne incinte o con un figlio che abbia meno di un anno, la strada maestra per arrivare a togliere loro i bambini definitivamente».

Lattanzio è categorico: «Le colpe delle madri non possono ricadere sui bambini e invece questa maggioranza colpisce i bambini. E non lo ha dimostrato solo in questo caso: penso ai figli dei migranti, alla tragedia di Cutro, penso ai figli delle coppie omosessuali. Chi viene davvero punita da questo furore ideologico è l’infanzia. Questo governo ferisce la dignità, l’armonia, il benessere, i diritti dei bambini». La pensa diversamente il leader della Lega Matteo Salvini che sui social ha commentato come una «vittoria» il ritiro della proposta di legge del Partito democratico. «È passato il nostro emendamento che ferma il vergognoso sfruttamento della gravidanza da parte di borseggiatrici e delinquenti», ha scritto il leader leghista. «Ecco perché sono indignato - confessa Paolo Lattanzio - questa è la politica che mostra il volto peggiore, una politica incattivita che se la prende con i più deboli. Otre tutto vanno quantificati i numeri del fenomeno: allo stato attuale negli istituti penitenziari sono reclusi 24 bambini e 21 madri. Voglio dire che non si tratta di un’emergenza».

Per pochi, singoli casi - ragiona Lattanzio - si potrebbe (si dovrebbe) scegliere soluzioni più attenuate, ad esempio gli Icam, dove gli agenti penitenziari non indossano la divisa né portano armi, un modo per aiutare i bambini a crescere senza l’elaborazione di una minaccia continua. Il Partito democratico chiedeva di escludere l’applicazione della custodia cautelare in carcere per le madri con figli di età inferiore ai 6 anni e in caso di «esigenze cautelari di eccezionale rilevanza», il testo proponeva comunque che il giudice potesse disporre la custodia cautelare delle madri negli Icam . Il governo, invece, ha scelto la linea dura.

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