BARI - Non lasciare le mance al ristorante, non salutare o cercare la «furbata» di saltare la fila, passare molto tempo al cellulare in pubblico, non prendere in considerazione gli estranei o non rallentare alla guida quando si passa vicino ai pedoni.
Sono tanti comportamenti non consoni al bon-ton che, in una città più o meno popolosa, anziché passare inosservati, sono stati valutati da un apposito studio (condotto intervistando un campione di oltre 1500 abitanti delle 19 città più grandi d’Italia) da «Preply», la famosa piattaforma globale di apprendimento delle lingue che ha anche stilato una originale classifica evidenziando le città più educate e maleducate d’Italia. Una simpatica graduatoria che, con il sorriso sulla bocca (ma non troppo), ci fa giudicare le città italiane questa volta non secondo i soliti e scontati parametri di tutte le classifiche sulla «qualità della vita».
«Dopo aver intervistato gli abitanti delle diverse città - spiegano a ”Preply” - abbiamo elaborato i dati raccolti per determinare quali sono le città più maleducate, quali quelle più educate su una scala da uno a dieci (dove dieci è il punteggio massimo). I nostri risultati mostrano anche quali sono i comportamenti più diffusi».
Ebbene, spulciando queste graduatorie, non potevano mancare anche alcuni Comuni pugliesi. Partiamo dalle città più maleducate: sul podio troviamo Venezia, Catania e Parma. Rispetto al punteggio medio di maleducazione di 6,10, queste aree metropolitane hanno raggiunto rispettivamente 6,55, 6,52, e 6,51.
Mentre altre città più grandi, generalmente note per il traffico caotico e gli affollamenti, non sono presenti in vetta alla classifica: Roma è solo al quinto posto, mentre Napoli o Palermo si posizionano addirittura tra le città meno maleducate d’Italia. Milano, seconda città della penisola per dimensioni e considerata come la città più pericolosa d’Italia nel 2022, si posiziona al quarto posto nello studio di «Preply».
Al decimo posto (con 6,03) c’è Taranto che spicca per alcune cattive «abitudini»: essere assorbiti dal cellulare in pubblico (punteggio 7,33 rispetto alla media nazionale di 7,03), parlare in vivavoce in pubblico (punteggio 6,59 rispetto al 6,03 nazionale) e saltare la fila (6,74 rispetto alla media italiana di di 6,43).
In realtà, passare molto tempo al cellulare in pubblico è il comportamento «maleducato» più diffuso in Italia: si tratta di un’abitudine molto diffusa soprattutto al Nord (a Trieste, Padova e Brescia), ma presente un po’ dappertutto nel Bel Paese. A Bari, questo comportamento ha raggiunto il punteggio di 6,77.
Certamente è uno dei mali dell’era moderna: i nostri dispositivi mobili ci spingono a essere sempre connessi, dimenticando che così facendo perdiamo contatto con la realtà e le persone che ci circondano.
Tra i comportamenti analizzati nello studio condotto dalla piattaforma «Preply» anche la cattiva abitudine di non lasciare la mancia nei locali pubblici: il punteggio medio nazionale è stato di 6.14. Bari totalizza 6,64 mentre Taranto 6,74. A tal riguardo è stata calcolata anche la percentuale della quantità media di mance che gli abitanti di queste città sono disposti a lasciare. Bari e Taranto sono tra le città più avare mentre spicca per generosità Messina e Brescia.
Tra le città più «educate», in una scala da 1 a 10 dove 10 indica la più maleducata, delle 19 città prese in considerazione nello studio, Padova (5,18), Firenze (5,60), Modena (5,60) e Verona (5,66) risultano essere le più educate. Agli ultimi posti, purtroppo, le città pugliesi con Bari che ottiene 5,94 e Taranto 6,03.