Si va consolidando un vero «correntone» dem a sostegno della candidatura alla segreteria nazionale di Stefano Bonaccini, mentre sulla proposta di Elly Schlein si registra l’interlocuzione in corso dell’ex ministro Francesco Boccia, e un primo approccio dell’area della sinistra interna, che in Puglia può contare sulle adesioni dell’orlandiano Michele Bordo e del consigliere regionale Michele Mazzarano.
Una fotografia dello stato dell’arte arriva dal segretario regionale dem Marco Lacarra: «È importante pacificare il partito in Puglia. Da un punto di vista culturale e politico Bonaccini appare il candidato più armonioso da sostenere: su di lui c’è una convergenza molto ampia». Il monito del deputato barese, che non si ricandiderà alla guida del Pd Puglia, è volto a non acuire i conflitti interni alla luce delle prossime prove elettorali, con i banchi di prova rilevanti delle comunali di Foggia, Bari e Lecce.
Il fronte del Tacco d’Italia pro Bonaccini, convinto riformista e pro-rigassificatori, è apparso molto ampio nell’incontro dei giorni scorsi promosso a Bari: l’evento è stato moderato da Loredana Capone (indicata tra gli incerti ma apparsa molto appassionata nella riunione), mentre le ragioni dei sindaci sono state ben illustrate dal leader Anci Antonio Decaro, e in prima fila con Ubaldo Pagano c’era anche il vicepresidente della giunta, Raffaele Piemontese. Il governatore Michele Emiliano, invece, ha strappato a Bonaccini la piena condivisione delle ritrosie - condivise con il collega Vincenzo De Luca - sull’autonomia (da blindare sui Lep). Qualche indiscrezione indica anche un dialogo Emiliano-Bonaccini sul tema del possibile terzo mandato per i governatori, mentre il leader barese ha chiesto un riconoscimento del ruolo pugliese con spazi nella segreteria.
Elly Schlein è stata ospite frequente dell’associazione progressista barese La Giusta Causa, guidata da Michele Laforgia (il sodalizio ha candidato alle politiche l’accademica Luisa Torsi nelle liste dem, ma non ha una caratterizzazione partitica). Prima delle elezioni ha tenuto un incontro anche con l’assessore comunale Paola Romano: nell’eventualità aderisse alla piattaforma della deputata emiliana (che non ha votato la mozione pro Ucraina), si smarcherebbe dalla linea decariana. Intanto con la leader cresciuta a «pane, diritti e Romano Prodi» si è schierato il deputato barese Alberto Losacco, commissario nelle Marche. Nelle prossime ore scioglierà ogni riserva Francesco Boccia, distante dalle idee di Bonaccini sull’autonomia. L’ex deputato Paolo Lattanzio, ora delle corrente dei «giovani turchi» di Matteo Orfini, è con il leader emiliano, mentre non si può escludere che la Schlein raccolga adesioni anche nel mondo dei simpatizzanti vendoliani (c’è già un forte dibattito a Bologna) e delle associazioni per i diritti civili. È esploso, infine, il forte malumore degli ex Ppi vicini a Pierluigi Castagnetti («se cambia la carta dei valori, tireremo le somme»), ma il segretario Letta lavora per evitare defezioni.