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Se l'ambiente divide Nord e Sud

 
Nicola Pepe

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Nicola Pepe

Se l'ambiente divide Nord e Sud

Un focus sull'ecologia e l'ambiente in edicola oggi con la Gazzetta del Mezzogiorno

Venerdì 18 Novembre 2022, 19:43

13 Luglio 2025, 19:07

BARI - I rifiuti sono un po' come la sanità, alla fine il saldo tra Sud e Nord porta sempre il segno meno. Chi lo avrebbe mai detto che un sacchetto di immondizia sarebbe stato così prezioso per l'ambiente? La monnezza, ormai, non è più materia da gettare in un buco, ma un bene da valorizzare, attraverso recupero e/o riciclo (non sono la stessa cosa).

L'Italia vive una emergenza energetica che ha fatto venire a galla problemi che si trascinano da decenni, legati a scelte, sbagliate o no, che oggi ci fanno trovare questa situazione. La recente fiera del green che si è conclusa pochi giorni fa a Rimini (Ecomondo e Key energy) ha fatto emergere come una sana gestione del ciclo dei rifiuti consenta di mettere in equilibrio economia e ambiente.

Grazie ai rifiuti organici può arrivare biogas e biometano per 7 milioni di famiglie, così come un maggiore impulso alle rinnovabili (ancora lente) aiuterebbe il fabbisogno di energia. Al tempo stesso, una corretta gestione del ciclo consentirebbe il recupero di materia prima da reimmettere nel circuito industriale e ridurre dunque il consumo energetico. Basta solo fare bene i conti. Restano tuttavia alcuni gap, tra Nord e Sud, legati talvolta a concetti (apparentemente) semplici come una corretta informazione da parte pubblica, altre volte ancora agganciati ad approcci ideologici o a un «nonsipuotismo» per coprire errori di programmazione, come denunciato recentemente dallo stesso ministro dell'Ambiente.

Ma se la tutela dell’ambiente non ha colore politico, non si comprende perchè regioni «sensibili» ai temi ecologisti - al Nord - siano disposte a realizzare sul proprio territorio più impianti (ad esempio termovalorizzatori), superiori al proprio fabbisogno. Evidentemente, il fine è quello «solidaristico», intanto accolgono benevolmente i rifiuti del Sud per smaltirli (bruciarli) con costi, per la collettività, di gran lunga superiori. La causa? Una cattiva programmazione, al Sud. Proprio come (spesso) accade per la sanità.

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