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Fondi al Sud bloccati, Pd: «la Puglia attende ancora quattro miliardi»

 
Redazione Primo Piano

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Fondi al Sud bloccati, Pd: «la Puglia attende ancora  quattro miliardi»

L'allarme sui fondi al Sud bloccati da Francesco Boccia (Pd)

La programmazione Ue di 22 miliardi. Il segretario regionale «Democratico» Lacarra: «Il Meridione non può più aspettare»

Martedì 06 Settembre 2022, 12:58

«L'allarme lanciato da Piero De Luca sulle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) è un allarme condiviso da tutto il Pd. È inammissibile che ci siano 22 miliardi di euro per la programmazione 2021/2027 già disponibili per il Mezzogiorno che rimangono bloccate da giugno». A lanciare l’allarme è Francesco Boccia, responsabile Regioni e Enti locali della segreteria nazionale del Pd e capolista al Senato in Puglia. «Il riparto è stato più volte bloccato dai ministri leghisti, è una cosa intollerabile. Chiediamo al CIPESS di sbloccare quelle risorse adesso, si parla di 5.6 mld per la Campania, oltre 4 miliardi per la Puglia. Non possiamo aspettare il dopo 25 settembre, non ci fidiamo della destra e non ci fidiamo di Tremonti che con la sua finanza creativa stava mandando il Paese in default».

Boccia attacca: «Non permetteremo alla destra di giocare sulla pelle dei cittadini del mezzogiorno. Quelle risorse vanno ripartite immediatamente, c’è un Sud capace che sa spendere e sa investire, la Puglia e la Campania in questi anni lo hanno ben dimostrato. Facciamo presto perché non c’è tempo da perdere». Gli fa eco il segretario regionale del Pd pugliese, Marco Lacarra, che con Boccia oggi sarà ad un’iniziativa elettorale a Mola di Bari. «Il Sud non può più aspettare: tra crisi contingenti e l’indifferenza che si trascina da decenni, è urgentissimo sbloccare i 22 miliardi di euro che il Fondo Sviluppo e Coesione riserva al Mezzogiorno. È inevitabile fare eco alle sacrosante parole del collega Piero De Luca: il Pd è l’unico che ha un progetto e una prospettiva per lo sviluppo del Sud Italia e queste risorse non possono restare bloccate o, peggio ancora, venire dirottate verso altri usi - dice Lacarra - magari sull’onda delle follie autonomiste che propina il centrodestra. Si tratta di risorse importanti per rilanciare l’economia meridionale e dotarla di tutti quei servizi al cittadino che sono ancora distantissimi da quelli che vengono assicurati nell’Italia settentrionale. Il Governo acceleri le procedure per sbloccare i fondi ripartirli tra le Regioni del Mezzogiorno. Non c’è più tempo da perdere».

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