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Bracciante morto a San Severo, l’inchiesta: c’è chi sostiene che sia morto per cause naturali

 
Massimo Levantaci

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Massimo Levantaci

Bracciante morto a San Severo, l’inchiesta: c’è chi sostiene che sia morto per cause naturali

Un caso controverso nella baraccopoli alle porte di San Severo, tra chi pensa che l'infarto sia avvenuto per cause naturali e chi mette in correlazione il decesso con la giornata trascorsa nei campi.

Giovedì 10 Agosto 2023, 06:55

FOGGIA - Famakan Dembele, il giovane maliano trovato morto nei pressi della baraccopoli di Torretta Antonacci (a cinque chilometri da San Severo), sarebbe stato ucciso da un infarto probabilmente dopo una giornata di lavoro nei campi. La vicenda è ancora abbastanza confusa, ieri nel campo di Torretta Antonacci abbiamo ascoltato tesi contrastanti: alcuni sostengono che il ventottenne sia morto per «cause naturali», altri mettono in correlazione il decesso con la giornata trascorsa nei campi anche se, quando il ragazzo è stato colpito da infarto, aveva smesso da un pezzo di lavorare, secondo quanto dichiarato da alcuni presenti. Il giovane è stato trovato sotto un albero di ulivo, la tragedia viene fatta risalire alla sera di lunedì.

Siamo in ogni caso di fronte al primo caso di decesso di un lavoratore extracomunitario stroncato dalla fatica morto in provincia di Foggia, in oltre trent’anni di migrazioni massicce e di storie controverse (un precedente negli anni '90 a proposito di alcuni lavoratori polacchi scomparsi non trovò mai riscontro). Sono comunque in corso le indagini da parte delle forze dell’ordine per accertare quanto accaduto nelle campagne del Foggiano dove è in pieno svolgimento la raccolta del pomodoro, la denuncia è stata lanciata con un post su Facebook martedì sera dall’on. Aboubakar Soumahoro che si è recato sul posto «per unirmi - ha scritto sul post - al dolore della famiglia, delle compagne e dei compagni braccianti. La famiglia e tutta la comunità dei braccianti ripongono la fiducia negli organi competenti affinché effettuino tutti gli accertamenti necessari per stabilire le cause del decesso».

La Procura di Foggia avrebbe aperto un fascicolo sull’accaduto. Secondo l’ex leader della Lega braccianti, di casa nel ghetto di Torretta Antonacci, il 28enne sarebbe morto «dopo una giornata di lavoro nei campi». Il parlamentare eletto con l’alleanza Verdi-Sinistra, oggi nel gruppo misto (dopo il clamore suscitato dall’indagine della Procura di Latina su suocera e moglie per la gestione di due cooperative di migranti) ha annunciato di «aver promesso alla famiglia» che presenterà «una interrogazione parlamentare alla ministra del Lavoro». Le condizioni nei campi restano proibitive per la gran parte di extracomunitari ingaggiati dalle aziende per la raccolta del pomodoro, a volte si lavora nelle ore notturne per sfuggire alla morsa del gran caldo. Va detto anche che nell’ultima settimana in provincia di Foggia non si lavora più ai 45 gradi come accaduto fino alla fine di luglio e dunque in condizioni climatiche più accessibili. Ma l’indagine dovrà accertare se il 28enne soffrisse di patologie pregresse e se è stato sottoposto a controllo sanitario dal datore di lavoro. Il sindacato Usb ha ribadito ieri la necessità di un presidio medico stabile nei luoghi di maggior afflusso di lavoratori.

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