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Rocco e il Sud mai Scordato: il film di Papaleo al Bif&st

 
Oscar Iarussi

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Oscar Iarussi

Rocco e il Sud mai Scordato: il film di Papaleo al Bif&st

I versi che balenano qua e là nel film sono opera dello stesso Papaleo, che non manca di rendere omaggio a Rocco Scotellaro

Lunedì 18 Settembre 2023, 17:30

Subito festa in una assolatissima Bari grazie al Bif&st, con il via vai di registi e attori sul lungomare e nei teatri cittadini per il festival diretto da Felice Laudadio. Subito anche un film bello e importante, Scordato del lucano Rocco Papaleo, proiettato ieri pomeriggio al Piccinni, prima dell’inaugurazione serale nel Petruzzelli con Il ritorno di Casanova di Gabriele Salvatores.

Eclettico cineasta-musicista-teatrante, Papaleo riapre il discorso sul Sud alla chetichella o, se volete, un po’ «di contrabbando» alla sua maniera svagata e agrodolce. Tredici anni dopo il successo internazionale di Basilicata Coast to Coast, ecco una nuova incursione tra Maratea e Lauria dove Rocco è nato nel 1958. Non tanto per «chiudere i conti» con le radici, quanto per riflettere sull’essenza di vite sospese tra fughe e ritorni, come sono quelle di tanti meridionali della sua generazione e anche più giovani.

Così, la storia di Orlando (lo stesso Papaleo), un accordatore di pianoforti che soffre di dolori alla schiena e di un disagio esistenziale mai risolto, si trasforma in un’analisi allo specchio delle speranze collettive naufragate e dei fallimenti personali. Ad affiancare il protagonista in un serrato dialogo fantasmatico c’è... Orlando da giovane (Simone Corbisiero), implacabile e assai divertente nello spronare e sferzare l’alter ego sessantenne. Mentre va di scena lo sfottò dell’eterna rivalità tra potentini e materani, fa capolino un’ipotetica storia d’amore con la fisioterapista Olga (l’interpreta la cantante Giorgia). Ma soprattutto assistiamo alla ricapitolazione o capitolazione dei rapporti familiari: la madre che fu la prima divorziata nel paese, la sorella terrorista rossa non pentita, un professore-mentore cui offre spessore Antonio Petrocelli... Tra elegia e commedia, Scordato è infine un lessico familiare e sociale del Sud di ieri e di oggi.

I versi che balenano qua e là nel film sono opera dello stesso Papaleo, che non manca di rendere omaggio a Rocco Scotellaro, il poeta-saggista di L’uva puttanella e sindaco socialista di Tricarico, del quale il prossimo 19 aprile ricorre il centenario della nascita (morì trentenne nel 1953). Rocco e Rocco «si parlano» nella terra dell’incompiutezza e della irrequietudine: questo nostro benedetto o maledetto Mezzogiorno.

Scrisse Scotellaro: «Io sono un filo d’erba / un filo d’erba che trema. / E la mia Patria è dove l’erba trema. / Un alito può trapiantare / il mio seme lontano». E Papaleo riserva un epilogo alla Diga di Monte Cotugno di Senise, diremmo memore della passerella finale di di Fellini, in cui il passato e il presente si danno la mano e, come dire, si perdonano.

Il Sud è la compresenza dei tempi, l’abbiamo imparato da Carlo Levi, è lo sguardo dimesso e coraggioso dell’impolitico che si fa politico. Oltre il Pnrr c’è di più, non va scordato!

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