BARI - Il Bari continua a predisporre i pezzi del nuovo mosaico. Oggi il presidente Luigi De Laurentiis presenterà ufficialmente il nuovo direttore sportivo: Giancarlo Romairone. Compiuta, però, è anche la scelta sull’allenatore. Fugato, infatti, ogni dubbio: la panchina biancorossa sarà affidata a Gaetano Auteri che quindi abbraccia i Galletti esattamente con due anni di ritardo. Nell’estate del 2018, infatti, era lui il prescelto per cominciare l’era 3griffata dalla famiglia De Laurentiis. Ma l’accordo non fu possibile perché l’allenatore siciliano era già legato al Catanzaro e non riuscì a liberarsi dall’impegno preso. Il club virò così su Giovanni Cornacchini che lo scorso anno è stato sostituito da Vincenzo Vivarini. Che, nella vicenda barese, ha ancora un ruolo attivo. La scelta di Auteri, infatti, non può essere ufficializzata fin quando non sarà sciolto il vincolo in scadenza al 2021 con l’allenatore abruzzese.
La scelta di separarsi non è stata certo poco dolorosa. Ma il progetto del coach di Ari non collimava con le esigenze del management dei Galletti. Ora si proverà quantomeno ad evitare la strada dell’esonero che non converrebbe ad alcuna delle parti. Al Bari perché dovrebbe pagare a vuoto un anno di stipendio e a Vivarini che resterebbe bloccato per l’intera stagione, senza poter allenare, nonostante vanti più di un estimatore in serie B (l’Entella su tutti).
Auteri, comunque, è già in viaggio verso la Puglia. L’accordo contrattuale è raggiunto: il vincolo 3sarà su base biennale. Occorrerà soltanto verificare se saranno due anni senza condizioni, oppure ci si legherà fino al 2021 legando il rinnovo alla promozione in serie B. Il lavoro che attende Romairone ed il nuovo allenatore non sarà semplice. L’introduzione del limite delle liste a 22 elementi costringerà il Bari a scelte mirate, escludendo a priori una nuova rivoluzione. La società già ora ha oltre 24 contratti professionistici attivi. Potrebbe iscrivere teoricamente tutti i disponibili approfittando della deroga consentita dalla norma, ma significherebbe non fare mercato. Cosa ovviamente da escludere dato che l’organico andrà adattato al dettame di Auteri.
Bisognerà quindi partire necessariamente dalle cessioni: capire quali elementi siano imprescindibili e quali vadano ricollocati. Quindi sfruttare le caselle che man mano si libereranno per inserire i volti nuovi. Possibile che partano pure alcuni big: i vari Sabbione, Perrotta, Schiavone, Scavone, Costa vantano estimatori anche in categorie superiori. Alcuni di loro potrebbero anche essere sacrificati per poi essere rimpiazzati con elementi più idonei al progetto tecnico-tattico. Lo stesso Mirco Antenucci potrebbe essere argomento di discussione.
Il bomber dell’ultimo campionato ha dimostrato con 21 reti quanto sia decisivo, ma occorrerà valutare attentamente come collocarlo negli schemi di Auteri. Se per caso ci si accorgesse che si tratta di un lusso insostenibile, si potrebbe persino ipotizzare la sua partenza. Sebbene, il numero sette dei Galletti abbia ripetutamente ribadito il suo attaccamento al progetto e la voglia di rispettare il contratto in scadenza al 2022. Discorso analogo anche per Simone Simeri che potrebbe prolungare a breve il suo rapporto con il Bari fino al 2023. Ogni valutazione, tuttavia, sarà tarata sulla base tattica scelta da Auteri. Se il mister siciliano opterà davvero per il 3-4-3, allora sarà indispensabile dotarsi di esterni offensivi che sembrano carenti nella rosa attuale. Il mercato apre il primo settembre: le strategie andranno definite alla svelta.