Martedì 16 Dicembre 2025 | 19:49

Pippi Calzelunghe, la piccola rossa compie 80 anni

Pippi Calzelunghe, la piccola rossa compie 80 anni

 
Luisa Ruggio

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Luisa Ruggio

Pippi Calzelunghe, la piccola rossa compie 80 anni

La scrittrice svedese Astrid Lindgren la creò nel 1945 e da allora Pippi resta l’eccentrica bambina di 9 anni che vive con una scimmia e un cavallo, nascosta a Villa Villacolle

Martedì 16 Dicembre 2025, 16:40

Almeno una volta in questa vita bisogna aver cercato riparo nella soffitta dove Jo March scriveva le storie che creano il binario lungo il quale Louisa May Alcott ha portato in viaggio milioni di lettori. Per non diventare altri adulti passabilmente infelici, bisogna aver scritto una lettera indirizzata a quella Mary Poppins nata dalla penna di Pamela L. Travers. Nessun essere umano può dirsi tale se non ha inseguito il Bianconiglio come Alice e bevuto il tè insieme al Cappellaio Matto. E per quanto il mondo sia suscettibile di variazioni sul tema della meraviglia tecnologica, nessuna tecnologia sarà mai più ispirata delle bugie di Pinocchio, delle invenzioni di Anna dai Capelli Rossi e dei voli capitanati da quell’altro Icaro che è Peter Pan. Sono loro numi tutelari delle prime letture, i diversamente santi, le icone illustrate a margine dei capolavori che hanno insemprato personaggi nati nel cortocircuito degli immaginari lasciati dagli scrittori in eredità a chiunque sappia riconoscere alle parole il potere della soglia: “Apriti sesamo!”. Ed ecco il tesoro, una biblioteca fittonante, firmata da tutte quelle voci che nei secoli si inanellano a formare un lasciapassare o un segnalibro tra le pagine dove troviamo gli amici di una vita. Noi siamo destinati ad invecchiare, tutti loro no. Fateci caso: Pippi Calzelunghe quest’anno ha compiuto 80 anni. La scrittrice svedese Astrid Lindgren la creò nel 1945 e da allora Pippi resta l’eccentrica bambina di 9 anni che vive con una scimmia e un cavallo, nascosta a Villa Villacolle con una valigia di monete d’oro che condivide alla stregua delle storie che racconta.

Antesignana delle donne che si ribellano, Pippi Calzelunghe è parte di una bussola che indica altri orizzonti della letteratura per l’infanzia. L’opera raffinatissima di Miyazawa Kenji (1896 -1933) per esempio, autore di fiabe della letteratura giapponese, amante della natura e dell’umanità che trasfigurò nella raccolta Matasaburo del vento e altri racconti (in Italia ora edite da Marsilio). Operazioni altrettanto coraggiose tenta oggi la Collana Rendez Vous, a cura di Matteo Sabato per la casa editrice Besa Muci (fondata da Livio Muci) che ha appena compiuto trent’anni portando in libreria titoli preziosi come Dietro il cancello di Aleksandra Jovanovic, Baldoer lo spaccamotori di Norman Mommens o L’amore è un’altra cosa di Andri Antoniou. 

L’illuminazione lirica e visionaria che caratterizza questi sguardi sul mondo, anzi, sui mondi, accomuna le direzioni dei libri più amati dai giovani lettori di ieri e di oggi. E fra quelli che hanno addirittura il potere di salvarci mille e una notte, in tutte le nostre età, ce ne sono alcuni che sembrano conoscerci meglio di chiunque altro, sono i libri che ci leggono mentre li leggiamo. Il giardino segreto di H. Frances Burnett, ha questa capacità. Forse quel giardino è il retroterra dove cresce anche la rosa di cui racconta il grande Antoine De Saint-Exupéry ne Il piccolo principe, il racconto più noto dell’autore pilota-poeta (uscito nel 1943) mantiene ancora intatta la freschezza di un linguaggio universale che parla direttamente al cuore: «I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta». Ce lo ricorda anche Charles Dickens con Un canto di Natale (uscito nel 1843) abitato dal ricco e spilorcio Scrooge che ci permette di essere visitati dai fantasmi del passato, del presente e del futuro. A Lewis Carroll, dobbiamo gli indizi che contano per uscire dalle nostre zone di conforto o sconforto, Alice nel paese delle meraviglie è una generosa galleria in cui precipitare, come quando si ama, per incontrare personaggi che hanno fatto scuola. Se la letteratura per l’infanzia fosse una squadra di pallone, James Matthew Barrie col suo Peter Pan sarebbe il fuoriclasse per eccellenza, così come il bambino che non diventa mai grande nell’isola che non c’è. Un’isola che nella mappa impossibile del Paese dei Romanzi sarebbe nei pressi della Città di Smeraldo creata da Frank Baum per Il Mago di Oz. Sul sentiero dorato Dorothy si sarebbe potuta imbattere nei personaggi che Michael Ende ha creato per La storia infinita oppure nel vagabondo più amato tra i personaggi di questa bussola, il burattino che diventa un bambino vero alla fine de Le avventure di Pinocchio scritte nel 1883 da Collodi. Superano di molti i confini del tempo anche Zanna Bianca di Jack London e L’isola del tesoro di Stevenson (uscito nel 1883) dove il giovane Jim e i pirati (come tutti i personaggi e l’umanità intera) cerca ciò che conta. Forse quel tesoro redistribuito da Alexandre Dumas in Robin Hood, nella foresta di Sherwood dove la natura è voce interiore come ne Il libro della giungla di Kipling o Ventimila leghe sotto i mari di Verne. Storie che dicono: oltrepassate questa pagina.

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