GALLIPOLI - «Un incontro aperto alla cittadinanza in presenza dei tecnici del Genio Civile». Lo preannuncia il sindaco Stefano Minerva, per rispondere alla diffusa preoccupazione indotta dal fenomeno erosivo che sta interessando l’arenile del seno della Purità, nel centro storico cittadino. Avverrà la settimana prossima, perché il Genio Civile ha chiesto tempo per recuperare progetti e documenti sui lavori. I quali, rimarca, non sono stati né iniziati né voluti dalla sua amministrazione, erano previsti dal 2003, sono stati verificati nel 2005 e comunque sono necessari per la salvaguardia dei bastioni e della cinta muraria.
Minerva segnala che il materiale fotografico dimostra che già in anni passati la spiaggia della Purità era stata colpita da una forte erosione. «Provvederemo a dare una spiegazione anche a questo - aggiunge - e a procedere con un’eventuale azione di ripascimento. A tale proposito, se saranno riscontrati danni effettivi, chiederemo il risarcimento dei danni e il ripristino dei luoghi. Vogliamo la Purità così come l’abbiamo ereditata dai nostri nonni e attendiamo con ansia un riscontro tecnico - conclude - per potere procedere: a difesa di Gallipoli e della sua bellezza, sempre».
Intanto, il sindaco è stato destinatario di una nota dei consiglieri Flavio Fasano e Giuseppe Cataldi (Gallipoli Futura) e Sandro Quintana (Italia Destati). Chiedono che, in forza di prerogative che sono sue e può esercitare perché le opere non sono state collaudate, provveda alla sospensione dei lavori. Inoltre, non conoscendo se esistano studi preventivi sulle correnti marine, chiedono «la nomina di un autorevole professionista a cui affidare l’incarico di redigere, in tempi brevi, una consulenza peritale necessaria per valutare la possibile azione risarcitoria, e magari il contestuale ripristino dello “status quo ante”, nei confronti di chi ha alterato l’ecosistema con danni incalcolabili».[g.a.]