TARANTO - Sono 8 i medici indagati dalla procura ionica per la morte sospetta di un 62enne avvenuta il 1 marzo 2017. Il pubblico ministero Lanfranco Marazia ha notificato nelle scorse ore l’avviso di garanzia nei confronti degli 8 professionisti accusati di omicidio colposo.
Secondo il magistrato la responsabilità dei medici è legata alla colpa «consistita in imperizia, imprudenza o inosservanza delle linee guida e protocolli chirurgici operatori e post-operatori». In particolare la morte del 62enne, affetto da un carcinoma alla vescica, sarebbe avvenuta per «gravi complicanze» successive all’operazione del 23 gennaio 2017 a cui è seguito uno «shock settico». L’uomo subito dopo è stato sottoposto a una Tac e a due consulenze urologiche e nessuno dei medici è stato in grado, per l’accusa, di diagnosticare per tempo i reali problemi insorti. Il 31 gennaio, inoltre, l’uomo fu nuovamente sottoposto a un altro intervento chirurgico con una «soluzione tecnico-chirurgica» che per l’accusa è stata inadeguata. Inoltre 17 giorni dopo è stato necessario un terzo intervento operatorio, ma le condizioni di salute del paziente non solo non migliorarono, ma a distanza di qualche altro giorno precipitarono al punto tale da richiedere addirittura un quarto intervento chirurgico effettuato il 25 febbraio.
Quest’ultimo per la magistratura inquirente è stato effettuato con una soluzione chirurgica «adeguata al caso di specie», ma che «su un paziente in condizioni critiche» a causa della «contaminazione batterica che i precedenti interventi non avevano tempestivamente emendato» non ha purtroppo evitato il tragico epilogo della vicenda chiusa con il decesso del paziente. Gli indagati, difesi dagli avvocati Carlo e Claudio Petrone, Francesco Fasto, Franco Castronovo e Luigi Rella, avranno ora 20 giorni di tempo, dalla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini, per chiedere di essere interrogati o presentare memorie difensive per chiarire la propria posizione rispetto alle accuse della procura e permettere al pubblico ministero Marazia di valutare l’eventuale richiesta di archiviazione o, in assenza di chiarimenti esaustivi, di depositare la richiesta di rinvio a giudizio. [F.Ca.]