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Gravina, il Tar annulla
le elezioni comunali
Nominato il commissario

 
Nicola Pepe

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Nicola Pepe

comune di Gravina

Accolto il ricorso presentato da Domenico Franco Romita (candidato sindaco con una serie di liste civiche)

Giovedì 11 Gennaio 2018, 16:22

12 Gennaio 2018, 12:46

NICOLA PEPE

Elezioni da rifare al comune di Gravina. Il Tar di Puglia ha ritenuto "illegittima l’ammissione della lista 'Gravina on' alla competizione elettorale» del giugno scorso che ha portato all’elezione al primo turno del sindaco Alesio Valente (centrosinistra). I giudici della II sezione (Presidente Giacinta Serlenga, estensore Maria Colagrande) hanno ritenuto che il «vizio inficia tutti gli atti della consultazione elettorale che, pertanto, devono essere annullati». E’ stato così accolto il ricorso presentato da Domenico Franco Romita (candidato sindaco con una serie di liste civiche) ed altri cinque ricorrenti, assistiti dagli avvocati Gianni D'Innella e Gaetano Di Muro.

La lista «Gravina on» è stata la più votata (13,25%, più del Pd che ha conseguito l'11,89%) nella competizione e ha espresso il maggior numero di consiglieri (4 seggi dei 15 espressi dalla coalizione del primo cittadino). Era collegata ad Alesio, ma dei 15 moduli contenenti le sottoscrizioni dei presentatori della lista - è scritto in sentenza - solo il primo conteneva le generalità del candidato sindaco, mentre gli altri non erano ad esso in alcun modo connessi. Secondo i giudici, «la dichiarazione dei presentatori di una lista candidata alle elezioni deve inequivocabilmente esprimere la volontà politica degli autori, fondata sulla completa conoscenza degli elementi essenziali affinché a detta dichiarazione conseguano gli effetti giuridici voluti dalla legge».

Generalmente, nel contenzioso elettorale, la cosiddetta prova di resistenza, è una delle motivazioni principali per il superamento di un ricorso, e cioè la dimostrazione che l'accoglimento del ricorso avrebbe potuto modificare l'esito delle elezioni: in questo caso, tutto ciò non c'entra perchè il vizio è in radice, cioè a monte della procedura, travolgendo tutti gli atti delle elezioni. La lista esclusa, comunque, ha riportato il 13 per cento e il sindaco ha vinto con circa il 53% (pur avendo riportatole liste di supporto oltre il 60%); senza l'apporto di quel movimento avrebbe raggiunto la soglia del 40% quindi sarebbe andato al ballottaggio e non avrebbe vinto al primo turno.

Come tutti i ricorsi elettorali, la procedura è speciale e accelerata e i tempi dimezzati: la decisione del Tar Puglia potrà essere appellata (entro 20 giorni) al Consiglio di Stato che deciderà in tempi brevi dopo aver fissato l'udienza con provvedimento d'urgenza. Il Prefetto di Bari, Marilisa Magno, intanto, ha nominato commissario prefettizio per la provvisoria gestione del Comune di Gravina in Puglia il vice prefetto vicario di Bari Rossana Riflesso. Se la sentenza sarà confermata, il Comune di Gravina andrà a nuove elezioni. 

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