BARI - Il Comune di Locorotondo ha ritirato il patrocinio all'evento "Vaccinare informati - le ragioni di una scelta", un convegno no-vax organizzato per domani 10 dicembre nella cittadina in provincia di Bari. «Si informa - è detto in una nota - che i sindaco di Locorotondo Tommaso Scatigna ha ritirato il patrocinio concesso all'evento». Il comunicato riposta anche una dichiarazione del primo cittadino. «Patrocinio ritirato! Mi spiace per chi in buonafede (me compreso) non aveva forse capito di cosa realmente si trattava. In ultimo il senatore (s minuscola volutamente) può offendere me ma mai il mio paese! Fine della storia».
Nel pomeriggio, prima della decisione di Scatigna, era intervenuto, a sua volta con una nota. Fabiano Amati, presidente della Commissione regionale Bilancio. «Il sindaco di Locorotondo ha comunicato che non ritirerà il patrocinio del comune al convegno no-vax previsto per domani, perché a suo tempo concesso in buona fede, cioè non conoscendo le "anomalie riguardo ai personaggi che interverranno". E nonostante le "anomalie" che il sindaco ha scoperto e che sanzionerà (!) non partecipando al convegno, il patrocinio non sarà ritirato perché "Locorotondo ha sempre favorito il dibattito libero". Ora, conosco Tommaso Scatigna e sono convinto della buona fede iniziale, ma la giustificazione addotta per non ritirare il patrocinio mi sembra - detto con la sincerità di un amico - un po' debole e forse cerchiobottista».
«Se il sindaco - si legge nel comunicato inviato - ha rilevato "anomalie" in che modo il dibattito conseguente può considerarsi libero, cioè non condizionato? Se tra queste "anomalie" vi è anche l'istigazione a violare la legge sull'obbligo vaccinale, non si pone un problema di legalità che è valore su cui si organizzano decine e decine di convegni e manifestazioni all'anno? Se il sindaco ha riscontrato che parteciperanno relatori impegnati per esempio nel sostenere che il sole gira attorno alla terra (tipo HIV non esiste e terapia chelante), in che senso vi è la libertà di proclamare nella modalità convegnistica tale suggestione e per giunta con l'assistenza morale di un'istituzione pubblica e materiale di una struttura pubblica scolastica? La buona fede iniziale è forse il passepartout per non cambiare idea, anche di fronte ad accertate "anomalie"? Si è mai visto il comandante di un aereo che dopo aver riscontrato "anomalie" al mezzo ne consente comunque il decollo, o peggio lo fa decollare previo il proprio sbarco? Il diritto di dibattere e parlare liberamente non esiste in sé, ma come conseguenza del dovere di pensare approfonditamente e con cognizione di causa».
Poi, in serata, il dietrofront del sindaco.