di Michele De Feudis
BARI - La corsa per uno dei 62 scranni pugliesi può iniziare: ci sono i perimetri dei collegi e, quindi, si può già ipotizzare l’eventuale elettorato da sedurre e corteggiare per ottenere il via libera delle urne che varrà l’elezione al Parlamento. Il decreto legislativo che disegna i nuovi collegi delle Camere, per l’uninominale e i listini, in Puglia non ha (finora) alimentato le polemiche che infiammano invece la Toscana, dove il segretario del Pd, Matteo Renzi, ha registrato come il “suo” comune di Rignano, originariamente nel collegio di Firenze, sia stato inglobato in quello di Livorno. Nulla però è perduto e, da martedì prossimo, le Commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato potranno proporre aggiustamenti in corsa, redigendo il proprio parere entro il 9 dicembre.
La legge che ha introdotto il Rosatellum ha previsto 232 collegi uninominali alla Camera e 116 al Senato; per la parte proporzionale, in cui verranno eletti 386 deputati e 193 senatori, si è seguita la linea di accorpare due-tre collegi uninominali per approntare i collegi plurinominali dove vengono eletti 5-6 deputati o senatori. Per gli eletti a Montecitorio la rotta seguita è stata quella di ricalcare i confini individuati per il Mattarellum al Senato nel 1993, con qualche aggiustamento derivante dal confronto con i dati provenienti dal Censimento del 2011 (da qui le polemiche per alcuni collegi toscani e laziali). Nella relazione di accompagnamento al decreto, il governo ha evidenziato di aver sostanzialmente fatto proprie le proposte elaborate dalla commissione tecnica guidata dal presidente dell’Istat, Giorgio Alleva: «Le soluzioni prescelte sono state valutate dal Governo e, pur avendo individuato in alcune di esse alcuni elementi che si prestano a valutazione diversa da quella effettuata dalla Commissione, ha ritenuto comunque di sottoporre all’esame parlamentare la determinazione dei collegi elettorali che discende dalla proposta della Commissione e su questa base è stato predisposto il presente decreto legislativo». Dall’opposizione il capogruppo azzurro, Renato Brunetta, ha auspicato che non si dia vita «ad un mercato delle vacche» mercanteggiando scriteriatamente sui confini dei collegi.
Alla Puglia spetteranno 42 seggi alla Camera, con 26 eletti con il proporzionale e 16 nei collegi uninominali; 20 saranno i seggi al Senato, con 8 sfide negli uninominali e ben 12 eletti dai listini dei partiti.
La circoscrizione Puglia della Camera avrà 16 collegi uninominali, che corrisponderanno in pieno ai collegi del Senato previsti con la Legge Mattarella del 1993: tra i più ambiti ci saranno Puglia 1, che ricalcherà il collegio uninominale del Senato 1993 di Bari Centro; Puglia 4 l’eletto di Andria-Barletta-Trani Puglia 10 che eleggerà il deputato di Taranto; Puglia 13 il parlamentare di Brindisi; Puglia 16 l’eletto di Foggia. Per i 26 seggi proporzionali della Camera ci saranno quattro collegi plurinominali aggregando Andria alla provincia di Foggia e Monopoli al Brindisino (come già stata avvenendo per le politiche sanitarie legate al nuovo ospedale). Nello specifico, il listino Puglia 1 riunirà Bari centro, Bari-Bitonto, Molfetta e Altamura, con 6 seggi; Puglia 2 per Lecce, Nardò, Casarano e Francavilla Fontana, con 7 seggi; Puglia 3 Martina Franca, Brindisi e Monopoli, con 7 seggi; Puglia 4 Foggia, Manfredonia, San Severo e Andria, con 6 seggi.
Al Senato ci saranno 8 collegi uninominali con l’aggregazione dei 16 collegi uninominali della Camera. Questo lo schema seguito per indicare i bacini elettorali: i collegi di Bari centro e Bari-Bitonto saranno Puglia 1; i collegi di Molfetta e Altamura Puglia 2; i collegi di Andria e Manfredonia per Puglia 3; i collegi di Monopoli e Brindisi per Puglia 4; i collegi di Lecce e Francavilla Fontana per Puglia 5; i collegi di Nardò e Casarano per Puglia 6; i collegi di Taranto e Martina Franca per Puglia 7; i collegi di Foggia e San Severo per Puglia 8. I 12 seggi proporzionali senatoriali saranno assegnati attraverso due collegi plurinominali, ciascuno con 6 seggi: il primo riguarderà Bari centro, Bari-Bitonto, Molfetta, Altamura, Andria, Manfredonia, Foggia, San Severo in un primo collegio (Puglia1) e il secondo Monopoli, Brindisi, Lecce, Francavilla Fontana, Nardò, Casarano, Taranto, Martina Franca nel secondo collegio (Puglia 2).
Nelle precedenti elezioni politiche del 2013, al Senato furono eletti undici parlamentari per il Pdl, quattro del Movimento 5 Stelle, tre del Pd, uno ciascuno per Sel e lista Monti. Alla Camera nell’ultima tornata trionfò il Pd con quindici eletti, 5 furono i deputati degli allora alleati di Sinistra e Libertà, uno per Centro democratico. All’opposizione andarono otto seggi per i 5 Stelle, nove al Popolo della Libertà, mentre il cartello centrista guidato da Mario Monti portò a Roma due deputati.