ROMA - Riparte da Roma l’atletica italiana, dal progetto «Atletica Elite Club» che per tre giorni al Centro di preparazione olimpica «Giulio Onesti» raduna all’Acqua Acetosa 36 azzurri in vista dell’imminente stagione, con un orizzonte proiettato sugli Europei di Berlino (7-12 agosto), prima importante tappa nel percorso del quadriennio che conduce all’Olimpiade di Tokyo 2020.
«Questo è un gruppo molto giovane e affiatato, siamo qui per fare squadra e perché c’era bisogno di dare una scossa visto che le cose non stavano andando così male come si dice, ma dovevano cambiare, c’era bisogno di prendere un’altra piega» spiega Gianmarco Tamberi, che assicura di vedere «atleti motivati, tanti talenti enormi pronti a fare uno scatto di qualità, quindi sono molto fiducioso per gli anni a venire. Tutti sappiamo a cosa stiamo andando incontro, e quanto bisogna mettere in campo per rimetterci sui binari».
«La strada è quella giusta» aggiunge il saltatore in alto originario delle Marche, prima di soffermarsi sul suo momento: «Mi piace dire che è chiusa la parentesi del mio infortunio. È il passato, mi ha dato tantissime emozioni, sia positive che negative. Ho attraversato momenti molto duri, però mi ha dato anche tanta forza che mi ritrovo ogni giorno in allenamento. Mi sembra di vivere una specie di sogno poter fare una preparazione come quella che sto facendo. Ho molta fiducia nel futuro prossimo. Facendo tutti gli scongiuri, sono sicuro che nel 2018 ritorno in vetta».
E tra i giovani di talento di cui parla Tamberi c’è sicuramente il 19enne velocista Filippo Tortu che rivela senza troppi problemi le sue preferenze in tema di 100 e 200: «Io ancora preferisco i primi, forse perché sono un pò pigro - ammette -. Mi trovo più a mio agio, anche se le mie caratteristiche sono più da 200 che non da sprinter puro. Per questo cominceremo a concentrarci di più sui 200. Diciamo che quest’anno prepariamo i 150... Obiettivi? C’è l’appuntamento di Berlino, e poi voglio fare i personali in entrambe le distanze».
La stagione che avrà anche il volto di Antonella Palmisano, unica azzurra a podio (bronzo nella 20 km) agli ultimi Mondiali di Londra. «Ripartiamo verso un nuovo anno, quello che è stato fatto lo lasciamo alle spalle perché - confessa la marciatrice tarantina - anche se è stato un bel risultato e un bel ricordo, ho ancora tanti altri obiettivi davanti. Siamo qui per preparare e programmare tutto il 2018. Vedremo».
DOPING: CINA NEL MIRINO - C'era il 'doping di Statò anche in Cina, e la Wada, l’agenzia mondiale antidoping, sta indagando al riguardo. Lo ha fatto sapere la stessa agenzia dopo le rivelazioni di un ex fisioterapista che ha lavorato a lungo nello sport cinese, per le nazionali di vari sport (in particolare quella di ginnastica artistica), Xue Yinxian che oggi ha 79 anni: sospetti su più di 10mila atleti.