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Gallipoli, 10 giorni di chiusura
alla discoteca «Praja»
ma nessuno se ne accorgerà

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Gallipoli, titolare discoteca accusa«I miei soci non rispettano la sicurezza»

Capienza eccessiva

Ripetute violazioni accertate a fine luglio e inizi di agosto: ma per un gioco di date lo stop arriva solo a stagione conclusa

Lunedì 04 Settembre 2017, 17:42

21:38

NICOLA PEPE

Dieci giorni di chiusura per la discoteca Praja di Gallipoli per ripetute violazioni delle prescrizioni in ordine alla sicurezza (capienza) del locale. Ma nessuno se ne accorgerà visto che lo stop avverrà dall'11 al 20 settembre quando la stagione è ormai finita per la Praja. Il Comune di Gallipoli ha infatti concluso oggi l'iter avviato il 22 agosto scorso dopo il verbale comunicato dalla Questura di Lecce relativamente ai controlli fatti il 22, 27 luglio e 6 agosto. Un provvedimento che arriva a chiusura della stagione per la discoteca (la Praja finisce sempre a fine agosto quest'anno aveva deciso di allungare di qualche giorno) e che dunque non scalfirà più di tanto i gestori che - fino a prova contraria e salvo diversi provvedimenti della magistratura dopo un eventuale ricorso - sono stati accusati di non aver rispettato la capienza.

Il caso del divertimento senza controlli a Gallipoli, fu sollevato proprio a luglio dalla Gazzetta con una inchiesta che mise a nudo gli eccessi nella Città bella. Tuttavia, i controlli e le procedure seguite hanno fatto sì che le eventuali irregolarità si perpetuassero per tutta la stagione: a guardare la date balzano subito all'occhio alcune sequenze. Il 27 luglio la polizia segnala 3.240 persone alla Praja rispetto alle 2700 previste quale somma di capienza di due locali, Praja e Amamè (che si riveleranno poi essere meno di 2mila quelle consentite per il Comune) nonostante tali numeri - per gli addetti ai lavori - abbiano superato abbondantemente tali limiti. Il 22 luglio e il 6 agosto sono anche gli stessi vigili del fuoco, chiamati a presidiare il locale, a segnalare l'eccesso di capienza.

Come si procede? Non con un provvedimento penale, ma seguendo quanto prevede il Tulps che rimette all'organo che rilascia la licenza ogni decisione. Tuttavia, l'ente, cioè il Comune apprende tutto ciò con un verbale datato 18 agosto - guarda caso in coincidenza con l'incursione di una troupe de Le Iene "incuriosita" dai nostri articoli soprattutto dopo l'autodenuncia di uno dei titolari della Praja - che viene "protocollato" martedì 22 agosto e trasformato in un preavviso di sospensione (o revoca) della licenza notificato ai gestori il 24 agosto (giovedì). Quindi i sette giorni per le memorie previsti per il contraddittorio ( e arriviamo al 31 agosto mentre le serate proseguono), per poi arrivare al provvedimento di oggi, 4 settembre, che dispone la sospensione di 10 giorni (dall'11 al 20 settembre). Un inciso: per queste date generalmente era aperto solo l'Amamè, il club ristorante da meno di mille posti, confinante con la Praja, e che quindi potrà restare aperto.

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