VERONA - L’ennesima Cassanata, questa volta magari con epilogo felice. Antonio Cassano cambia maglia ma non perde il vizio: in Trentino è triste. La sua famiglia è lontana, soffre di nostalgia e decide di mollare a pochi giorni dalla firma con il Verona neo promosso. Salvo poi ripensarci e addirittura in una conferenza stampa dire «sorry, mi sono sbagliato».
Un fulmine a ciel sereno scuote la calda mattinata di allenamento in quota dei gialloblù, Fantantonio se ne va: uno choc attraversa i nervi di tifosi e qualcuno attraverso i social comincia ad arrabbiarsi sentendosi 'traditò. Però basta una chiacchierata con i dirigenti del Verona che gli autorizzano, unico del gruppo, l’arrivo in ritiro della famiglia per prendere una decisione completamente diversa.
«Ero molto stanco e volevo lasciare il calcio giocato, in un momento di difficoltà - ammette Cassano -. Ma ho cambiato idea, voglio continuare questa sfida e sono convinto che ce la farò. Resto a Verona e continuo a giocare a calcio» ha detto il fantasista barese in una conferenza stampa convocata in tutta fretta sconvolgendo i programmi della società.
«Questa mattina - ha spiegato - ho avuto un momento di debolezza, di calo, ma poi ci ho ripensato. Se avessi fatto questa scelta, di 'pancià, il ritiro, avrei fatto una cazzata clamorosa». «L'arrivo della mia famiglia mi ha dato la forza - ha aggiunto l’atleta di Bari Vecchia - perché anche nel calcio la moglie e i miei figli sono la cosa più importante. Quando li ho visti mi sono emozionato».
Cassano fa marcia indietro e decide di restare a Verona dopo aver pensato seriamente di ritirarsi dal calcio. Cassano ha continuato: «Adesso voglio fare un 'miracolo sportivo col Verona. Chiedo scusa ai tifosi se li ho fatti arrabbiare per questo mio momentaneo ripensamento. Ho visto in questi giorni che sono accorsi a migliaia e ho pensato che non potevo deluderli».
Dopo aver escluso che la decisione di lasciare fosse legata a tensioni all’interno del nuovo spogliatoio, Cassano ha confessato che è stata la moglie a convincerlo a rimanere. «Posso ancora dare tanto. Dopo grande difficoltà mi rimetto in gioco dopo più di un anno di inattività: ho perso sette chili. Con due giocate cercherò di far dimenticare tutto e ci divertiremo insieme».