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Tumori, nasce prima Biobanca
oncologica pugliese accreditata

 
Franco Giuliano

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Franco Giuliano

Tumori, nasce prima Biobanca oncologica pugliese accreditata

Mercoledì 12 Luglio 2017, 15:57

BARI - Sarà inaugurata venerdì prossimo nell’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari la prima Biobanca oncologica pugliese accreditata. Sarà il riferimento regionale per la conservazione ai fini di studio di materiali biologici umani. Il nuovo laboratorio dotato delle più moderne tecnologie - informa una nota dell’istituto - è stato «consacrato dalla Regione quale hub della rete delle Biobanche Oncologiche pugliesi, con un ruolo di servizio su un’ampia area territoriale».

La Biobanca istituzionale cammina essenzialmente su due gambe: conservazione e trattamento. La ricerca traslazionale, quella branca che permette di portare le scoperte scientifiche dal banco del laboratorio al letto del paziente, si basa sulla possibilità di reperire materiale biologico umano di qualità. "La ricerca attuale in campo oncologico, ma anche in generale per tutte le malattie, fa leva sull'utilizzo e sullo studio di campioni biologici provenienti dai pazienti che vengono trattati e crioconservati con procedure ben definite. - spiega il dottor Angelo Paradiso, Direttore della Biobanca - Il nuovo laboratorio garantisce che questo processo avvenga secondo criteri etici, tecnici e metodologici idonei».

La struttura dotata di una decina di congelatori con temperature che raggiungono - 80 gradi e di tanks che permettono la conservazione a - 170 gradi in azoto liquido, si estende su una superficie di 300 metri quadri e permetterà la conservazione e il trattamento dei più vari materiali biologici (sangue, urine e tessuti). «La realizzazione é stata possibile grazie al know-how e all’autorevolezza che l’Irccs ha acquisito negli ultimi 20 anni, guidando due progetti di coordinamento nazionale del Ministero della Salute. - aggiunge il dottor Paradiso- La Regione è ben consapevole del significato e del ruolo della Biobanca avendone finanziato, con un importante progetto Fesr, lo sviluppo, quale cerniera tra il sistema sanitario, quello della ricerca e quello industriale regionale così vivace».

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