di GIUSEPPE ARMENISE
BARI - Un Paese, una regione, che stanno puntando sulla valorizzazione del turismo e incassando ogni anno incoraggianti risultati legati all’attrattiva che genera l’aumento costante del volume di flusso dei vacanzieri in arrivo, non è tollerabile che manchi ancora la maturazione del senso civico. Strade sporche, spiagge sporche. Con le dovute eccezioni, certo, ma ogni anno, dal rapporto di Legambiente, emergono dati sconsolanti sulla pulizia delle città turistiche, in particolare di quelle con affaccio sul mare.
Nel mirino di Beach Litter 2017, campagna condotta da Legambiente tra aprile e maggio nell’ambito di «Spiagge e Fondali Puliti», le spiagge di San Cataldo a Bari, Isola Varano, a Ischitella, e Monaco- Dune di Campomarino a Maruggio, nel Tarantino. Trovati una media di 2299 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia per un totale di 6897 rifiuti. E i volontari, che si fanno carico delle mancanze delle pubbliche amministrazioni andranno a ripulire. Attività fino a domenica.
In Puglia, l’evento di punta si terrà a Trani dove, oltre ad attività di pulizia della spiaggia vicino al Castello, con la collaborazione della direzione delle case Circondariali di Trani e della Asl-Bat, del Centro di salute mentale Asl Bat Trani-Bisceglie, dei centri di accoglienza migranti di Trani, delle scuole e delle associazioni cittadine, sarà firmato anche il Protocollo di Intesa tra Legambiente Puglia e il Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria Puglia e la Basilicata su sensibilizzazione e coinvolgimento dei detenuti nelle attività di tutela ambientale. Un’esperienza unica in Italia.
«I rifiuti in mare e sulle coste arrecano gravi danni alla biodiversità, all’ambiente, alla salute e all’economia – commenta Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – Tra le principali cause che portano le spiagge ad essere invase dai rifiuti di ogni tipo c’è una cattiva gestione dei rifiuti urbani, le attività di pesca e acquacoltura e la mancata depurazione, o meglio, la cattiva abitudine dei cittadini di buttare rifiuti urbani nel wc, a partire dai cotton fioc. Legambiente Puglia ha promosso la campagna «Non si butta un tubo nei tubi», vademecum dei comportamenti da tenere per favorire una corretta depurazione delle acque».