di Franco Toritto
MATERAMatera sontuoso e arrembante. Tutto testa e cuore. Il Venezia deve arrendersi. A firmare il gol partita della finale di andata di Coppa Italia di Lega Pro è Maikol Negro al 44’ del primo tempo. Il Matera fa la partita. I lagunari, primi in classifica nel girone B, contengono in qualche modo le sfuriate offensive dei padroni di casa che si sono prodigati, senza fortuna, a caccia del secondo gol. Un’altra rete, infatti, avrebbe garantito ulteriore tranquillità ai biancazzurri di Gaetano Auteri, in vista della partita di ritorno in programma il prossimo 26 aprile. Il Matera è sceso in campo con grande determinazione. Con il chiodo fisso di mettere in cascina una vittoria prestigiosa. Di Lorenzo e compagni, infatti, si sono rivelati all’altezza della situazione. Nessuna sbavatura in difesa e sufficiente pericolosità in qualsiasi percussione offensiva. Certo, Pippo Inzaghi ha tenuto in panchina gente del calibro, per esempio, di Domizzi. In ogni caso, il Matera visto all’opera ieri sera, si è rivelato compatto, motivato e brillante.
Una cornice di pubblico importante, assiepata sugli spalti del «XXI Settembre-Franco Salerno», ha sostenuto ininterrottamente i propri beniamini. Insomma i tifosi hanno fatto la differenza. Mister Auteri, in tal senso, aveva chiesto il supporto della torcida biancazzurra. E, certamente, non è stato deluso. Indubbiamente, per quanto si è notato nell’arco dei novanta minuti di gioco, il Venezia non ha punto. Tozzo è rimasto praticamente inoperoso sino al 42’ del primo tempo, quando è dovuto intervenire per la prima volta. In pratica centoventi secondi prima della zampata vincente di Negro.
Si comincia con una scorribanda di Carretta, quando scocca il quarto. Carretta sfrutta l’invito di Negro, ma la sua conclusione termine fuori di poco. Al 13’ ci prova Di Lorenzo, ma Vicario ci mette una pezza e respinge d’istinto. Siamo al 23’ quando Armellino smista per Di Lorenzo che costringe il portiere ospite a deviare in angolo. Al 42’, il Venezia si fa vivo in avanti con Stulac, ma Tozzo, come detto, si fa trovare pronto. È il 44’ e il Matera si porta in vantaggio. Strambelli ruba palla e serve l’accorrente Negro che insacca con un imparabile piattone.
Dopo l’intervallo i lucani ricominciano a razzo. Siamo al 5’ quando un fendente di Casoli, che sembra destinato in fondo alla rete, s’infrange sul palo alla sinistra del portiere. Al 10’ il Venezia si propone con Ferrari, tuttavia la conclusione termina fuori. Il Matera non smette di tenere sotto scacco i veneti e al 16’ una sberla dai venti metri del rientrante Armellino avrebbe meritato migliore conclusione, se non fosse stato per un intervento provvidenziale di un difensore che rimedia in angolo. Sarebbe stato il gol di un meritato due a zero. Al 18’ nuovo affondo dei padroni di casa con un missile di Strambelli. Il pallone è fuori di un amen. Al 24’ è Caccavallo a provarci dalla lunga distanza, ma la sua mira è imprecisa. È il 32’ e Armellino si rimette in bella evidenza sganciando una «bomba» delle sue. Vicario tira un sospiro di sollievo visto che la palla termina a lato. Ultimo sussulto della gara e del Venezia con Stulac che impegna Tozzo. Poi, il tripudio. Successo meritato e testa alla gara di ritorno. Il Matera di ieri sera può sognare di alzare al cielo la Coppa Italia.