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Brindisi, allarme della sindaca
«Emergenza sanitaria vicina»

 
Brindisi, allarme della sindaca «Emergenza sanitaria vicina»

Carluccio insiste: per i rifiuti intervenga la Protezione civile

Mercoledì 22 Marzo 2017, 09:24

BRINDISI - La vicenda alla raccolta rifiuti è ad un bivio; ieri si è svolta l’udienza di merito innanzi al Tar e i giudici si sono riservati di decidere, mentre lunedì sera la sindaca Angela Carluccio aveva lanciato l’allarme del «pericolo concreto che a Brindisi si possa verificare una emergenza sanitaria dovuta alla permanenza di quantità di rifiuti per strada e sin da questo momento - aveva aggiunto - chiedo ai governi regionali e nazionali la disponibilità a inviare la Protezione civile».

Dal Comune si spiegava come «l’impossibilità, qualunque sia la decisione del Tar, di provvedere nel frattempo al pagamento dei dipendenti dell’Ecologica, in quanto quest’ultima non risulta in regola con il Durc (mancati pagamenti dei contributi Inps)» aprisse «in ogni caso scenari molti preoccupanti: nell’eventualità in cui il ricorso di Ecologica venga accolto, il Comune resterebbe con un’azienda che non paga i suoi dipendenti e che non li rifornisce di materiale per la raccolta dei rifiuti. Facile prevedere che il servizio verrà bloccato senza possibilità di alcun intervento da parte del Comune - aggiungevano da Palazzo di Città -, proprio per la questione del Durc. Se il Tar darà invece il via libera alla Ecologia Falzarano, questa avrà bisogno di almeno dieci giorni di tempo per avviare il proprio cantiere - si proseguiva -, ma nel frattempo Ecologica Pugliese continuerà ad essere titolare del servizio senza pagare i propri dipendenti. Con i rischi che immaginiamo».

La sindaca rincarava la dose affermando: «Ora ci troviamo alla vigilia di una vera emergenza e non consentirò che si vada oltre: le temperature si vanno alzando e la presenza dei rifiuti per strada diventa sempre più pericolosa» e da qui la richiesta «che la situazione sia monitorata dai governi nazionale e regionale e che non si esiti a inviare la Protezione civile o l’Esercito per fronteggiare l’eventuale gravissima emergenza». E ieri sera da Ecologica Pugliese una piccata replica: «Se la Sindaca di Brindisi si dichiara pronta a chiamare la Protezione Civile e l'esercito, la Ecologica Pugliese s.r.l. si dichiara pronta a querelare chi distorce la realtà, creando allarmismi del tutto fuori luogo, nell'evidente intento di strumentalizzare ogni situazione, ledendo l'azienda nel reiterato tentativo di espellerla dal territorio una volta per tutte». E si spiegava come «i servizi di igiene urbana a Brindisi sono in corso di regolarissimo svolgimento. I cumuli di rifiuti per strada, per i quali si dovrebbe chiamare la Protezione civile, o addirittura l'Esercito - non si sa bene in virtù di quale competenza normativa - semplicemente non esistono». E ancora: «L'Amministrazione continua a dipingere scenari inquietanti, a invocare aiuto a destra e a manca per situazioni di pericolo ingigantite ad arte. Si parla di emergenza igienico - sanitaria e si diffondono immagini datate, risalenti a quando la città è stata sommersa dai rifiuti non certo per responsabilità della Ecologica Pugliese, ma per le reiterate chiusure dei vari impianti individuati dallo stesso Comune per lo smaltimento dei rifiuti, rispetto alle quali la Ecologica è risultata parte lesa. La scorrettezza di questo atteggiamento risulta in questo caso davvero inopportuna». E siamo solo al bivio... [a. scon.]

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