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Sale gioco vicino a scuole
in 12 chiuse
tra Bari, Napoli e Palermo

 
Rita Schena

Reporter:

Rita Schena

sale gioco

foto d'archivio

Martedì 14 Marzo 2017, 09:18

16:06

BARI - Sono stati numerosi a Bari i minorenni che sono stati visti entrare e fare scommesse nelle sale giochi, ubicate non lontano dalle scuole, nel corso della maxi-operazione compiuta dalla polizia nel capoluogo pugliese e nelle città di Napoli e Palermo che ha portato alla chiusura di 12 centri. Le sale, immediatamente controllate, sono risultate abusive e, pertanto, sanzionate.

Nel corso di numerose operazioni compiute recentemente dalla polizia, è emerso - sottolineano gli investigatori - che sempre più spesso i minorenni si affacciano al mondo delle scommesse, anche clandestine, non percependone il pericolo. E’ emerso da recenti statistiche che un numero sempre crescente di minorenni, a partire anche dai 10 anni di età, frequenta abitualmente sale giochi, in molti casi senza che i genitori ne siano a conoscenza.

Nel corso dell’operazione compiuta a Bari, Napoli e Palermo, la polizia ha controllato complessivamente 104 esercizi commerciali (punti di ricarica, sale giochi, sale scommesse e associazioni culturali), e ha denunciato 24 persone, responsabili di esercizio abusivo di attività di gioco e ricettazione, contestate inoltre 59 sanzioni amministrative, che hanno anche riguardato il mancato rispetto delle regole di sicurezza sul lavoro. Sono stati, inoltre, sequestrati 21.380 euro in contanti e, soprattutto, documenti contabili utili alle indagini per ricostruire i flussi illeciti di denaro. Si tratta - secondo gli investigatori - di una vera e propria contabilità, parallela a quella legale, riportata sia in tradizionali «libri mastri» in cui venivano indicati nomi, cifre e conti correnti, anche stranieri, sia in sofisticati software di gestione contabile.

I circa 300 poliziotti che hanno preso parte all’operazione appartengono ai «Nuclei della Polizia dei Giochi e delle Scommesse», istituiti presso il Servizio Centrale Operativo (SCO), e tutte le Squadre Mobili delle Questure. Ha contribuito anche personale delle Divisioni Anticrimine delle Questure coinvolte e dei Reparti Prevenzione Crimine operanti su quei territori.

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