BARI- La Puglia è ancora stretta nella morsa del gelo: questa notte ha nevicato ancora a Bari, a Lecce, nei Comuni della Murgia, del Tarantino e del Subappennino dauno. Bari si è svegliata con le strade innevate e i pochi centimetri di neve si stanno trasformando in ghiaccio: al momento comunque le strade sono transitabili e non è necessario l’uso di catene o di pneumatici termici. Nel capoluogo pugliese funzionano i mezzi pubblici e le scuole, così come comunicato ieri sera dal sindaco, Antonio Decaro, sono aperte. Negli istituti scolastici, chiusi sino a ieri, i riscaldamenti sono stati attivati da un paio di giorni.
In uno dei Comuni pugliesi maggiormente colpiti dall’ondata di maltempo, con neve e ghiaccio, al termine dell’ennesimo sopralluogo negli istituti scolastici il sindaco Alesio Valente ha disposto con un ordinanza la chiusura delle scuole anche per domani. «Il gelo fa scoppiare caldaie e tubature, con danni per decine di migliaia di euro. Impianti di riscaldamento ko: scuole chiuse anche giovedì».
Nonostante il lavoro avviato da due giorni per ripulire cortile e marciapiedi dalla neve, l’insidia - si sottolinea in una nota del Comune - è venuta dagli impianti di riscaldamento: in buona parte dei 17 plessi cittadini il gelo ha fatto saldare caldaie e tubature, provocando danni pari - secondo una prima stima - ad almeno 30.000 euro. «In diversi istituti - conferma il sindaco - è stato impossibile far ripartire gli impianti per i guasti provocati dal gelo. Nonostante le spese ingenti necessarie per far fronte al ripristino dell’impiantistica, I nostri tecnici si sono subito messi all’opera. Contiamo di completare tutti gli interventi necessari entro il pomeriggio, non riuscendo però a garantire il rientro in aule accoglienti sotto il punto di vista delle temperature». A Gravina sono ancora in parte bloccati i trasporti pubblici locali, come quelli delle linee automobilistiche Fal, e persiste il ghiaccio a causa del clima ancora rigido.
Nel Tarantino, la Marina Militare sta fornendo supporto alle operazioni di soccorso. Dal primo pomeriggio di ieri personale militare e civile della Marina Militare del Comando marittimo Sud è intervenuto in particolare nella zona di Ginosa, su richiesta del prefetto Umberto Guidato, per liberare le strade dall’eccessiva quantità di neve caduta negli ultimi giorni. Sul posto sono stati inviati anche mezzi ed attrezzature: un pianale, una ruspa, due camion non ribaltabili, uno ribaltabile e altri mezzi minori. Gli uomini e i mezzi della Marina "supportano l’operato della Protezione Civile - spiega in una nota il Comando marittimo Sud - al fine di rimuovere la neve dalle strade e accelerare il ripristino della viabilità».
Il sindaco di Ginosa Vito Parisi ha disposto la sospensione dei mercati settimanali a Ginosa (domani) e Marina di Ginosa (venerdì 13 gennaio). Le scuole resteranno chiuse almeno sino a sabato a Ginosa, Laterza e Castellaneta. Sempre a Ginosa, Acquedotto Pugliese ha reso noto di aver provveduto alla fornitura integrativa di acqua mediante due autobotti. La loro dislocazione è a cura dal locale Comando dei Vigili Urbani. Le forti nevicate hanno di fatto sospeso il servizio di raccolta rifiuti che riprenderà a partire da domani.
Il prefetto di Taranto, Umberto Guidato, ha disposto la riapertura della statale 7 nel tratto tra Castellaneta e Laterza (Taranto), chiuso nei giorni scorsi a causa delle precipitazioni nevose che creavano situazioni di pericolo, ma il transito è consentito solo ai veicoli dotati di catene o pneumatici da neve. Resta il divieto di circolazione sulla statale 7 nel tratto compreso tra Laterza e Matera, sulla statale 100 nel tratto compreso tra Mottola e Gioia del Colle (Bari) e su tutte le strade provinciali ricadenti nei territori comunali di Castellaneta, Ginosa e Laterza. La situazione nel versante occidentale della provincia di Taranto è in lento miglioramento, ma resta difficile soprattutto nelle zone rurali.
Il sindaco di Laterza, Gianfranco Lopane, ha emanato due ordinanze in merito all’emergenza neve, per la sicurezza dei cittadini nelle operazioni di rimozione di neve e ghiaccio. Con la prima si prescrive a proprietari, conduttori ed amministratori di stabili «di rimuovere i pericolosi ghiaccioli e blocchi di neve formatisi su grondaie, balconi, sporgenze e marciapiedi pubblici». Con la seconda si «inibisce transito e sosta nel centro abitato per tutti i mezzi eccetto quelli pubblici, al fine di facilitare le operazioni di rimozione e trasporto degli ammassi nevosi».
Salvati centinaia di cani. I carabinieri del Comando Legione Puglia e i carabinieri Forestali hanno soccorso numerosi animali in questi cinque giorni di maltempo in Puglia. In particolare, in collaborazione con i colleghi della stazione di Laterza, i Carabinieri hanno tratto in salvo i cani del canile comunale di Laterza, rimasto completamente isolato a causa della neve. Si tratta di 300 cani che stavano patendo il freddo e la fame. Un appello per salvare i cani del canile di Laterza era stato fatto su Facebook anche da numerosi volontari.
A Lecce, invece, così come in numerosi altri Comuni della Puglia, le scuole rimarranno chiuse anche oggi. Nelle campagne si sta procedendo alla raccolta dei prodotti ortofrutticoli nel tentativo di salvare almeno parte delle produzioni bruciate dalla neve. I prezzi degli ortaggi, nei mercati, sono raddoppiati. Danni ingenti si registrano anche nel settore zootecnico. Al momento non è stata ancora data notizia ufficiale dalla Regione della firma del decreto di emergenza che era stato annunciato un paio di giorni fa dal presidente della giunta regionale pugliese, Michele Emiliano.
STATO DI EMERGENZA: STANZIATI 1,5 MILIONI - Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha firmato oggi il decreto con cui ha dichiarato lo stato di emergenza su tutto il territorio regionale per il maltempo che ha colpito la Puglia, con un primo stanziamento di 1,5 milioni di euro. Lo rende noto un comunicato della Regione in cui si precisa che «qualora fosse necessario l'intervento dello Stato per la gravità dell’evento, con successivi atti saranno assunte le necessarie iniziative per richiederlo tramite il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale».
E’ stato lo stesso Emiliano ad assumere il coordinamento istituzionale delle attività «finalizzate a superare l’emergenza, con l’obiettivo di favorire l’esecuzione degli interventi necessari e predisporre la ricognizione del fabbisogno delle risorse finanziarie».