BARI - Il 2016 si chiude in chiaroscuro per l'agricoltura pugliese secondo la Coldiretti Puglia, che oggi a Bari ha tenuto la conferenza stampa di fine anno per tracciare il bilancio dell’annata agraria. Dall’incontro è emerso che le calamità hanno determinato il calo della Produzione lorda vendibile agricola del 4,62% rispetto all’anno precedente, ma "grazie alla grande professionalità degli agricoltori - ha spiegato il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - la Plv stimata si è attestata comunque su 2,9 miliardi di euro».
E se da un lato restano indiscussi i primati produttivi rispetto ai quantitativi nazionali (uva da tavola 68%, pomodoro 35%, ciliegie 30%, mandorle 35%, olive 35%, grano duro 21%, carciofo 31%, mandorle 30% e uva da vino 14%) dall’altro si registrano annate disastrose per alcune produzioni. E’ il caso dell’uva da tavola che ha perso 143 milioni di euro per le calamità e delle olive che hanno subito il crollo di 5.600.600 quintali.
«La penuria di olio pugliese - aggiunge Cantele - fa crescere anche i rischi di frode ed inganni in una situazione in cui c'è più olio spagnolo che italiano nelle bottiglie riempite a livello nazionale». «Buona performance del vino che ha confermato le previsioni di crescita della produzione del 10-15% rispetto allo scorso anno, dei legumi e del latte per effetto - secondo Cantele - del Decreto che dispone l’indicazione di origine del latte». «Ci aspettiamo grandi novità di mercato anche dal Decreto per l’indicazione obbligatoria dell’origine del grano usato per fare la pasta 'made in Italy' - ha aggiunto Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia - perché oggi sono eccessivi i quantitativi di grano importato dall’estero».
E se il 2016 è stato l’anno delle battaglie di Coldiretti Puglia tese a tutelare il patrimonio del 'made in Italy' agroalimentare, nel 2017 «resta da risolvere l’annoso problema della criminalità nelle campagne». La Confederazione agricola nel «ringraziare il Governatore Emiliano per il sostegno», ha auspicato che «segua con altrettanta sensibilità il DdL sull'uso dei prodotti agricoli regionali nelle mense pubbliche, sui consorzi di bonifica, contro la fauna selvatica, sull'agricoltura sociale e contro il consumo del suolo».