BISCEGLIE - Cori, minacce e insulti ad un calciatore africano, mentre l'aggressione fisica sarebbe stata scongiurata dall’intervento dei carabinieri. E’ quanto denuncia attraverso il suo ufficio stampa la società di calcio del Don Uva di Bisceglie (Seconda categoria, girone A) in relazione alla partita di domenica scorsa, pareggiata 2-2 sul terreno del Carpino (Foggia).
Stando alla ricostruzione dei biscegliesi, tutto sarebbe nato quando il calciatore Foday Trawally, del Gambia, richiedente asilo e residente nel Centro di accoglienza di Bisceglie, a nord di Bari, ha segnato il gol del pareggio a pochi minuti dalla fine dell’incontro.
Trawally ha esultato sotto la tribuna dove, fra gli altri, c'era un suo amico, anch’egli africano, ma a quel punto avrebbe ricevuto un calcio da un avversario, poi espulso, e dagli spalti sarebbero partiti cori e insulti. I compagni di squadra gli avrebbero fatto da scudo mentre i calciatori avversari lo accerchiavano.
L’amico sugli spalti sarebbe stato circondato da alcuni supporter della squadra di casa, ma l'intervento dei carabinieri avrebbe scongiurato il peggio.
IL SINDACO INCONTRA TRAWALLY - il Sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, ha incontrato stasera a Palazzo di città Foday Trawally, calciatore del Don Uva Bisceglie, vittima domenica scorsa a Carpino (Foggia), insieme ad un amico che era sugli spalti, di cori razzisti e insulti, secondo quanto denunciato dalla società di calcio, durante la partita del campionato di seconda categoria. Lo rende noto il Comune di Bisceglie.
Spina, in qualità di sindaco e di ex calciatore del Don Uva Bisceglie, ha espresso a Foday, ad un suo compagno di squadra, Andrea Montrone, e al presidente della società, Silvestro Carbotti, la propria vicinanza e solidarietà.