di FRANCESCO OLIVA
LECCE - La Procura rompe gli indugi e apre un’inchiesta sulla qualità del servizio di trasporto sia ferroviario sia su gomma delle Ferrovie Sud Est. C’è un fascicolo sulla scrivania del pubblico ministero Paola Guglielmi. Il magistrato ipotizza il reato di violazione delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro e al vaglio è finita la posizione dei vertici dell’azienda. La svolta è arrivata dopo un esposto presentato da una turista milanese in vacanza nella zona di Santa Cesarea Terme nel luglio scorso. Quel giorno un autista si sarebbe rifiutato di salire a bordo del bus lamentando i disagi con cui era costretto a lavorare: il climatizzatore non funzionava e i finestrini non si potevano aprire perché i vetri erano sigillati. Il macchinista, originario di Tricase, è stato anche iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di interruzione di pubblico servizio. Nei giorni scorsi è comparso davanti ai carabinieri per essere interrogato. Ha circoscritto i disagi senza fornire lo slancio per ulteriori accertamenti. La Procura, però, ha deciso comunque di attivarsi. La posizione del macchinista sarà archiviata a breve. Il magistrato ha già stralciato gli atti ed ha aperto un secondo fascicolo per avviare accertamenti sull’intero sistema delle Ferrovie Sud-Est. A breve verranno disposti i primi approfondimenti d’indagine delegati agli ispettori dello Spesal. Le verifiche saranno estese all’intero parco mezzi sia dei treni che dei pullman.
Bisognerà accertare se i mezzi rispettino gli standard di sicurezza e garantiscano la necessaria affidabilità per autisti e macchinisti e per le migliaia di viaggiatori. Sotto la lente d’ingrandimento finiranno gli impianti di climatizzazione ma anche la sicurezza dei gradini dei pullman. Al vaglio, poi, tutte le procedure per rendere agevoli i viaggi e i trasporti sia sulle lunghe che sulle brevi percorrenze. Inoltre: esiste una certificazione del sistema di gestione della qualità? Indagini, eventualmente, a monte per risalire a chi ha rilasciato l’intera documentazione. I mezzi, poi, vengono sottoposti ad una regolare revisione e manutenzione per scongiurare guasti e rendere così sicuri i viaggi? Riflettori saranno puntati anche sul servizio di igiene e di pulizia nei pullman e sui treni. I disagi delle ultime settimane erano ormai arrivati ad un punto di non ritorno.
Le criticità di un intero sistema sia ferroviario che su gomma hanno determinato un clima di esasperazione tra le migliaia di pendolari. Ritardi, disservizi e corse saltate. A pagarne le conseguenze maggiori sono lavoratori e studenti che raggiungono ogni mattina il capoluogo salentino a bordo di treni e pullman. E monta la protesta. Proprio come accaduto a Campi Salentina il 22 settembre scorso, quando è scattata una mobilitazione popolare. I genitori di decine e decine di studenti sono stati costretti ad accompagnare autonomamente i figli a Lecce. Parallelamente anche il mondo della politica si è attivato per sbloccare una situazione al collasso ormai prossima all’emergenza. In una nota il vicepresidente della commissione Bilancio della Camera, Rocco Palese, aveva sollecitato l’intervento del Prefetto per relazionare Governo e Regione sullo stato attuale dei mezzi e sul numero di treni e bus che occorrono per garantire un servizio di trasporto pubblico efficiente ai pendolari e agli studenti.