LECCE - Il tecnico del Bari, il leccese Antonio Conte, è stato aggredito nel pomeriggio a Spiaggia bella, una località balneare a pochi chilometri da Lecce, poco dopo aver partecipato a una partita di calcetto. Quattro persone, sopraggiunte a bordo di una Lancia Y - secondo la ricostruzione dell'episodio al vaglio dei carabinieri - hanno atteso che finisse di giocare e lo hanno avvicinato. Uno lo avrebbe colpito con un pugno. Gli altri giocatori e alcuni testimoni sono intervenuti in difesa di Conte e hanno messo in fuga gli aggressori che avrebbero maneggiato anche alcune spranghe.
L'ostilità delle frange estreme del tifo leccese nei confronti dell'allenatore si è accentuata da quando l'ex capitano della Juve ha accettato di guidare il Bari: le tifoserie barese e leccese, infatti, sono divise da antica rivalità. Nello scorso maggio il Bari, già salvo, espugnò il campo del Lecce che con la sconfitta fu costretto a disputare gli spareggi per la promozione in A.
E' successo una cosa gravissima - ha dichiarato Conte - cose che vanno al di la dello sport. E' stata un'azione premeditata ma per cosa: perchè ho esultato 15 anni fa quando ero nella Juventus o perchè sono l'allenatore del Bari? Dare una risposta è anche assurdo. Stiamo andando verso un punto di non ritorno, bisogna aver paura di tutto. Questi mezzi delinquenti non hanno avuto rispetto di nessuno nemmeno della memoria di mio cugino e dei tanti presenti compresi i bambini che urlavano dalla paura. Ora Conte ha paura di rimanere a Lecce? Non ho paura di nessuno - continua - non ho bisogno di scorta ma mi preoccupo solo per la mia famiglia. Sono nato qui e resto leccese. Questi delinquenti non mi faranno cambiare idea sui miei concittadini.
Conte ha inoltrato denuncia contro ignoti.

Lunedì 18 Agosto 2008, 00:00
05 Novembre 2024, 19:23