di Ninni Perchiazzi
BARI - La «convenzione blu» per far ripartire il centrodestra dal web e dalla partecipazione. E sei capisaldi a cui fare riferimento: primarie all’americana, no al referendum costituzionale, choc fiscale, riforma delle pensioni. E ancora: rinegoziare il rapporto con l’Europa e controllo dell'immigrazione sui modelli di Canada e Australia.
Raffaele Fitto, dalla convention barese dei Conservatori e riformisti, lancia la sfida per «costruire con altri una forza innovativa e modernizzatrice», che avrà il suo momento finale il 22 ottobre a Roma, «quando decideremo insieme nome e regole».
«Sul sito «www.laconvenzioneblu.it», oltre alla possibilità di aderire, è possibile dare suggerimenti e consigli e proporre altri temi di discussione. «Vogliamo portare queste idee e principi in uno spazio politico, quello del centrodestra italiano, che deve rinnovarsi se vuole essere competitivo», dice ancora l’ex ministro nella sala dello Showville nel definire Salvini e Meloni quali possibili interlocutori, ma bocciando senza mezzi termini Parisi: «non si capisce da che parte sta». E aggiunge: «La Lega è parte integrante del centrodestra: io non sono tra coloro i quali si perdono in questa disquisizione, sinceramente ridicola, tra “Lepenisti” e moderati. Dobbiamo mettere in campo un centrodestra con diverse sensibilità, per fare sintesi, avendo alcuni punti chiari». E in tema di chiarezza, c’è il giudizio «assolutamente negativo» sull’Europa.
Ribadito il «no» al referendum costituzionale, «uno spartiacque per chi sta o meno col centrodestra», ma «non un voto contro Renzi», colpevole «della situazione economica con crescita zero per aver dato priorità ad altri temi». Poi il leader di Cor definisce «esclusivamente a uso mediatico» la polemica del premier con la Merkel, «con cui andava sottobraccio fino alla settimana scorsa». «La polemica con la Merkel e con l’Europa - per Fitto - andava fatta due anni e mezzo fa sui temi legati a sicurezza, immigrazione, mancata crescita, politiche di sviluppo. A tutti gli errori clamorosi di Commissione e istituzioni europee».
Fitto non dimentica la crisi grillina. «Penso che adesso tutti stiano prendendo atto del fatto che c'è una differenza fra il parlare, l'accusare, l’andare contro tutto e tutti e il governare -. E Roma penso che sia un esempio clamoroso che testimoni la totale inadeguatezza del M5s a questa esperienza di governo».
«Ripartire da una seria autocritica e dalla forza della proposta credibile alternativa alla sinistra - dice il sen. Luigi D’Ambrosio Lettieri -. L'iniziativa può essere l’occasione giusta perché a prevalere sugli errori del passato siano le ragioni del Paese che ha la necessità di trovare nel centrodestra unito un progetto forte di rinascita».